Lament Of Silence: Restart Your Mind

I Lament Of Silence ripercorrono i sentieri già battuti in passato dai big del death e nu-metal con la loro personale rielaborazione sonora: Restart Your Mind

Lament Of Silence

Restart Your Mind

(Cd, My Kingdom Music)

death metal, crossover, nu-metal

________________

Per i metallari incalliti ed ultra esperti, soprattutto per gli amanti del power-metal iberico: il gruppo viene dalla Spagna e si chiama Lament Of Silence, che potrebbe evocare richiami agli Heroes Del Silencio; sia la somiglianza di nome sia la provenienza geografica potrebbero ingannare, quindi attenzione! Nel caso dei Lament Of Silence, stiamo parlando sì di un gruppo catalano, ma non di genere power metal, infatti la band dimostra una grande appartenenza al nu-metal, nelle liriche, nei cantati e nelle parti strumentali, ma con venature growl che riconducono al death metal.

Restart Your Mind è infatti definito dagli stessi Lament Of Silence come un album di death metal d’avanguardia, anche se, ad un primo e distratto ascolto, ha molto più del nu-metal; probabilmente acquista in melodia grazie alle discrete tastiere che fanno da sottofondo alla crudezza del growl e alle grezzezze chitarristiche (il richiamo al death metal probabilmente proviene da un’ispirazione ai buoni vecchi Amorphis).

Salta subito all’orecchio l’affinità delle sonorità dei Lament Of Silence con quelle dei Fear Factory di Transgression, soprattutto nell’imitazione, nei ritornelli melodici di Edu Screamer (sì, proprio lui, lo stesso che fa le parti growl!), di Burton Bell; questo per quanto riguarda le vocalità.

Per quanto riguarda le parti musicali, sarà un caso che il mixage di Restart Your Mind sia stato fatto nei Nott-in-Pill studios, gli stessi in cui hanno registrato i Bullet For My Valentine? Si notano infatti molte affinità sonore tra questi ultimi ed i Lament Of Silence, nei riff chitarristici aggressivi e quasi del tutto privi di assoli e nelle intricate parti di doppia cassa della batteria.

Le atmosfere di Restart Your Mind risuonano come battagliere, incazzate, di rottura del silenzio interiore in cui spesso la rassegnazione, la mancanza di reazione e di speranza e la depressione conducono l’essere umano.

Insomma, niente di nuovo, anche se l’album si fa ascoltare senza grossi problemi, soprattutto per chi è abituato a questo tipo di sonorità, ma, di certo, non spicca per originalità o spirito innovativo.

www.myspace.com/lamentofsilence

Gli ultimi articoli di Irene Ramponi

Condivi sui social network:
Irene Ramponi
Irene Ramponi

Irene Ramponi nasce a Milano nel 1983. Si interessa a tutto ciò che è arte fin dalla tenera età.
Questa passione rimane nel tempo, e, dopo la maturità scientifica, la porta ad iscriversi al neonato corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali, indirizzo in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Milano. Consegue la laurea triennale nel 2006 con una tesi relativa ai Maestri Campionesi; Irene, infatti, è una delle poche ad avere una netta preferenza per la scultura rispetto alla pittura.
Continua i suoi studi sulla stessa linea, arrivando a laurearsi in Storia dell'Arte, corso specialistico presso l'Università Cattolica di Milano, nel 2009, con una tesi dal titolo: “Ricerche su Giovanni da Campione a Bergamo”.
Come si può notare dalle due tesi, Irene si interessa di argomenti poco battuti dalla Storia dell'Arte e poco conosciuti, se non nell'ambito degli studiosi più specializzati.
Ha collaborato con l'Associazione Amici dell'Arte di Castellanza (Va), tenendo conferenze sugli argomenti delle sue tesi e sui suoi studi presso la Villa Pomini, sempre a Castellanza.
Sta tuttora lavorando ad altre conferenze, in collaborazione con comuni del Varesotto e del Milanese, volte alla valorizzazione ed alla promozione dell'arte e del territorio locale.
E' amante del viaggio per la scoperta e la ricognizione di luoghi nuovi, e ama la musica, di cui si occupa con la collaborazione presso un'agenzia di organizzazione di eventi e concerti, ma anche praticandola in prima persona con lo studio del canto moderno e tramite alcuni progetti artistici.
Ama scrivere a tempo perso, soprattutto recensioni di critica a mostre e concerti, idealista disincantata, crede ancora nella forza dei sogni per la propria realizzazione personale.

Articoli: 46