I Devo di nuovo in studio: è Santigold il produttore

I padri del post-punk elettronico alle prese con un nuovo album, il primo dal 1996. I teorici della devoluzione hanno influenzato buona parte del pop elettronico che ha provato ad osare

I Devo sono roba per vecchietti. O forse no. Partiti col punk, ossessionati dall’elettronica, hanno destrutturato sia le trame dei Kraftwerk e sia il punk, influenzando pesantemente la new wave e il pop elettronico meno commerciale.

Fermi discograficamente dal 1996, anche se i loro componenti vivono ormai di altro (musiche per videogiochi, jingle pubblicitari, grafica, ecc.), non hanno praticamente mai smesso di fare concerti, riportando periodicamente sui palchi (soprattutto americani) il loro carrozone di provocazioni musicali e idelogiche. Scherzando ma non troppo, infatti, nei loro dischi teorizzano che l’uomo di sta devolvendo lentamente verso una forma di vita più semplice: la patata.

Ora sono al lavoro per un nuovo album e hanno intenzione di fare davvero sul serio. Al banco di produzione hanno chiamato Santigold, conosciuta perlopiù come cantante e comunque anch’essa portatrice di una forte carica innovativa. Santi White, questo il suo vero nome, col suo album di due anni fa ha infatti cercato di cambiare la dance music iniettandola di suoni alternative e di ruvidezze punk. Nulla di più coerente con i Devo, dunque.

Santigold non ha rivelato se ha prodotto tutto o parte del nuovo disco dei Devo, al momento senza titolo, ma ha definito l’esperienza “amazing” e ora s’è gettata a capofitto sul suo nuovo disco in proprio.

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