HiroshAmour: One

Su melodie eleganti e leggere gli HiroshAmour ci permettono di viaggiare nei meandri della loro musica. Ed è come un sogno...tutta da scoprire.

HiroshAmour

One

(CD, Banana Castle Records)

psichedelia, rock, alternative

________________

E’ primavera, estate, autunno ed inverno. E’ la quasi perfetta sintesi delle quattro stagioni. Stati d’animo ed emozioni che ci vengono raccontati in quarantatre minuti di musica.

Suoni in cui non è l’espressione vocale a farla da padrone ma estro e sperimentazione. Sperimentazione che inizia da una tastiera sfiorata con gentilezza e finisce con chitarre allegre sposate ad una batteria incalzante. Tutto questo affinché le orecchie di chi ascolta non debbano mai correre il rischio di essere annoiate o tormentate.

E’ con questo mix di arie che gli Hiroshamour si presentano al pubblico. Phil Honey Jones (Guitars/Vocals), T Jay Tarantino (Bass) ed Adam Lewis (Drums) fanno il loro ingresso sulla scena internazionale da quell’Inghilterra capace sempre di sorprendere.

Ci sorprendono, infatti, questi tre ragazzi e lo fanno senza aver bisogno di fare troppo chiasso. Forse ancora un po’ acerbi ma, grazie al loro album d’esordio One, certamente capaci di attirare l’attenzione su di loro colpendo il pubblico con pezzi lunghi e sicuramente rock introdotti da tracce brevi e quasi malinconiche. E le parole sono, spesso, davvero inutili lì dove è solo la musica a contare davvero.

Sarebbe troppo facile fare paragoni con band più o meno famose. Il sound degli Hiroshamour è semplicemente un passo indietro a quelle sonorità che hanno fatto lo splendore degli albori della psichedelia ed un passo avanti verso quel rock che, da solo, farà innamorare tutti i ragazzi di domani.

In bilico, quindi, cercando di trovare un equilibrio. Ancora instabili, forse, ma con tute le potenzialità per dare il loro contributo a quello che è lo scorrere ed il mutare della musica. Magari dal loro piccolo.

Magari no.

Gli ultimi articoli di Ileana

Condivi sui social network: