Fermoimmagine: Pugile

Un impiegato come tanti immerso nelle frustrazioni quotidiana. Un capo ufficio scorretto e opprimente. E la boxe, sport che in diversi decenni, con le sue metafore di lotta, resistenza e sconfitta, ha alimentato l'immaginario di tanti songwriters (da Bob Dylan a Federico Fiumani). Sono queste le componenti principali del videoclip di Pugile, primo estratto dal nuovo lavoro dei FermoImmagine

Un impiegato come tanti immerso nelle frustrazioni quotidiana. Un capo ufficio scorretto e opprimente. E la boxe, sport che in diversi decenni, con le sue metafore di lotta, resistenza e sconfitta, ha alimentato l’immaginario di tanti songwriters (da Bob Dylan a Federico Fiumani). Sono queste le componenti principali del videoclip di Pugile, primo estratto dal nuovo lavoro dei FermoImmagine.
Il video è stato realizzato dal videomaker Nicolas Galeotti e anticipa l’uscita in totale autoproduzione del disco “Frammenti” prevista per il prossimo 20 novembre.

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“Il protagonista di “Pugile” rappresenta una persona che lotta sempre, non si arrende mai – racconta Luigi “Nife” Maresca” dei FermoImmagine – Cade ma si rialza continuamente. Subisce le vessazioni e le ingiustizie di chi sta sopra di lui, il capo ufficio che non ha scrupoli nell’umiliare il suo dipendente. Le paure, le frustrazioni compaiono e scompaiono continuamente, lo perseguitano. Ma nonostante tutto continua a combattere per se stesso, per la sua dignità. E perché si sente vivo. E alla fine vince.”

“Pugile” rappresenta al meglio le coordinate tematiche e sonore di “Frammenti”, che arriva a due anni dal precedente “Foto ricordo” e vede la band romagnola formata da Luigi Maresca (nife) e Mirko Ravaioli (mrk) collaborare con Lorenzo Montanà nelle vesti di produttore.
Quest’ultimo ha seguito il progetto dalla fase di scrittura dei brani sino all’approdo in studio di registrazione, dove i FermoImmagine – anche grazie alla collaborazione con Gianluca Lo Presti (Nevica su quattropuntozero/Nevica NOISE) – hanno sigillato dieci tracce di ipersensibile cantautorato electro-wave.

Come per l’opera precedente, anche “Frammenti” dunque si muove in un solco wave ed elettronico tipicamente anni Ottanta, ma con un approccio profondamente diverso sia per quanto riguarda la scrittura dei brani che la scelta dei suoni. I FermoImmagine si sono messi in gioco completamente e hanno ricominciato da capo un percorso che li ha portati ad avere tra le mani un lavoro maggiormente leggero ed aperto rispetto al passato, in cui il suono è meno freddo e include brevilinei frammenti ambient-IDM, ritmiche e chitarre più lineari e una voce animata più interpretativa e “umana”.

“Frammenti” è insomma un disco più contemporaneo nei suoni ma lo è anche nelle atmosfere, ricalcate al meglio dalla copertina, un disegno minimale di Luigi Maresca. Ogni brano è come un bagliore di luce bianca che investe in modo soffuso la realtà di tutti i giorni, raccontandone lo spaesamento e la precarietà esistenziale, dove tutto, a cominciare dall’anima, sembra disaggregato e impossibile da accorpare.

FERMOIMMAGINE -pugile

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