Elbow: The Seldom Seen Kid

E sono quattro. The Seldom Seen Kid, segna il ritorno della band di Manchester, con tutto ciò a cui eravamo abituati (ed anche, se possibile, qualcosa in più)

Elbow

The Seldom Seen Kid

(Cd, Geffen Records, 2008)

pop

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Sin dalle primissime note della vibrante Starlings risulta evidente l’attitudine notturna di questo quarto disco targato Elbow, da Manchester, con pochissimo furore e moltissima intensità.

Un lavoro assolutamente di nicchia, dai ritmi lenti, dalle melodie suadenti, che poggia su basi solide seppur morbidisse, le note romantiche di ballate dolciastre (Mirrorball, Wheater to Fly), ma che sa anche regalare episodi incisivi nella loro originalità (come nel caso del flamengo pop di Bones of You).

Capolavoro di TThe Seldom Seen Kid è pero Grounds For Divorce, difficilmente decifrabile, per ricerca sonora e riferimenti compsitivi: blues, black music, post folk, avant pop, post qualcosa insomma.
Attraente perlopiù, incisiva e martellante, come un grande pezzo dovrebbe essere.

Riassumendo, un gran bel lavoro questo quarto degli Elbow, non per tutte le orecchie probabilmente (cosa che dico spesso), ma da qualche parte, del resto, si dovrà pur iniziare.

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Emmanuele Margiotta
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