Dyve: Inside

Il numero perfetto per cercare la perfezione? Forse è quello che hanno pensato i Dyve, il quartetto comasco che dopo tre anni dal primo disco Dust of an Age, torna con il puro metallo di Inside

Dyve

Inside

(Cd, Uk Division , 2008)

techno power metal

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Passando dal trash metal da stravolgimento sonoro a cui erano abituati, si ripresentano con miscele più varie, con un metal robusto e senza soste che, unito a sprazzi di melodico, ci fa scoprire un nuovo lato dei Dyve.

Anche questa volta resta come costante la maestria delle corde di Ivan Mc Simon, essenziale a tutto l’apparato compositivo della band, Spietato nelle ritmiche e maniacale negli assoli, sempre pronto a lanciarsi in funambolici guitar riffing da pelle d’oca. Alla base un’ottima sezione ritmica (Damiano Merazzi e Cris Arena) capaci di arrivare a velocità disumane e infine un vocalist che ha modificato la vecchia line up, Simone Rossini, in grado di reggere alla grande la carica musicale e la potenza che generano il fuoco degli strumenti.

Il risultato è un album pregno di carica e intensità, come nel caso di Dreams, brano che sembra farsi acciuffare da un treno in corsa, o come lo dimostra la controversia di Shinin’on. In realtà è un’opinione condivisa che già si manifesta nella testa ascoltando la prima traccia, tutta squisitamente musicale, con suoni che sanno riportare la mente a tempi troppo lontani per essere raccontati. Irrompe la potente Addiction e Real world che ci riportano, invece,  ad un’elettrica realtà dove scosse e schiaffi sono tutto quello che si può ricevere. Gli sprazzi di dolcezza di Strange feelings e di Blows you mind ci raccontano di un mondo dove la libertà servirebbe appena a sopravvivere. Ma da segnalare è anche l’irrequietezza di Blood desire, la grinta inarrestabile di Blows your mind, l’oscurità di Emotions (in the wind) e Fear of what we are not con leggeri sprazzi di gotico.
E infine il melodic metal di Waiting, una ballata in cui Simone si ricorda di essere anche un cantante e il brano che sarebbe sicuramente il perfetto dalle radio, la tendente all’hard rock You make me feel.

Disco mozzafiato che ci mostra ancora una volta che la nostra penisola continua ad essere la culla di tanti talenti di qualità e non solo d’apparenza. Dall’8 settembre Inside è in distribuzione anche in Europa… salto coraggioso che dagli inferi delle nicchie underground li porterà ad essere apprezzati per l’estasi musicale che sono in grado di regalare.

Ma non dimentichiamo che la bellezza e la varietà dei Dyve sta anche e soprattutto nei testi. Forti, aspri e decisi. Inside è anche una lezione: come dire cose spietante in modo tenero e cose tenere con un’aggressività incontenibile.
Evidentemente è questo ciò che sentono i Dyve… inside.

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Emiliana Pistillo
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