David Byrne & Brian Eno: Everything That Happens Will Happen Today

Ritorna il duo a distanza di ben 27 anni. Ma Everything That Happens Will Happen Today invece di guardare avanti, guarda indietro

David Byrne & Brian Eno

Everything That Happens Will Happen Today

(Cd, everythingthathappens.com, 2008)

pop, avanguardia

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Era il lontano 1981 e David Byrne (l’anima dei Talking Heads) con Brian Eno (il guru dell’elettronica e dell’avanguardia nonché ex Roxy Music) ci regalavano un disco-pietra-miliare della storia della musica ed ancora oggi acclamato dai loro fan e da semplici appassionati, My life in the bush of ghost. Era lecito quindi aspettarsi, anche se a distanza di molto tempo, se non un disco altrettanto innovativo, perlomeno un disco di alta qualità.

Invece qualcosa non ha funzionato, anzi quasi tutto.

Più che ad una vera collaborazione, sembra un disco solista di Byrne con l’apporto (minimo) di Eno. Molto pop e poca avanguardia, come le iniziali Home e My Big nurse, mentre la title-track riprende i momenti dell’Eno più intimista e minimalista di Before and after science. La successiva I feel my stuff invece usa percussioni elettroniche troppo spesso già sentite proprio da Eno.

Il resto del disco scivola via senza nessuno spunto o emozione, con grandi rimpianti per l’ascoltatore, anche se Poor boy, una delle tracce finali, è da prendere in considerazione per il suo sound accattivante e sperimentale, con la voce di Byrne modificata ed accompagnata da chitarre funky.

Da due dei personaggi più innovativi della musica degli ultimi 30 anni era lecito aspettarsi decisamente di più di un disco privo di spunti, inutile.

Per la cronaca, il disco si può acquistare solo tramite il sito ufficiale ed in tre diverse versioni.

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