Chorde 2014, suoni tra cielo e terra. Thurston Moore, Teardo e Blixa Bargeld nel cast

Giunto al terzo anno, Chorde - Suoni tra cielo e terra cambia la sua formula e si condensa in un festival di 5 giorni consecutivi. Con tantissime anteprime, artisti trasversali, video-art e altro ancora

emptyset-chorde-romaGiunto al terzo anno, Chorde – Suoni tra cielo e terra cambia la sua formula e si condensa in un festival di 5 giorni consecutivi. Il programma dell’edizione 2014 predilige ancora una volta artisti, precursori ortodossi di generi, con provenienze opposte ma accomunati dalla sperimentazione estrema sul suono e lo strumento musicale. La promessa per lo spettatore è quella di assistere a esperienze uniche, difficilmente ripetibili, nel contesto rarefatto della chiesa.

Il senso della proposta di Chorde rimane quindi inalterato: un’anomalia che nasce tra le pieghe di sacro e profano e si diffonde attraverso percorsi musicali atipici che partono dal cuore dell’artista e arrivano all’anima dello spettatore. Il pianoforte, gli archi, le chitarre acustiche o elettriche si condensano, si processano o si degradano nel suono elettronico, fluttuano nello spazio intimo e mistico e intersecano il tempo accelerato dello spettatore contemporaneo. Una vibrazione che copre tutta la distanza tra terra e cielo. Il nome della rassegna è un chiaro riferimento al lemma latino – chorda – e alle molteplici accezioni, simboliche e concrete, della parola: strumento che vibrando produce musica, intreccio di fili e fibre che creano un legame, simbolo presente in culture diverse per indicare l’unione tra cielo e terra, tentativo umano di connessione dinamica con l’ignoto.

La sede della rassegna anche quest’anno è la Chiesa Evangelica Metodista di via XX Settembre di Roma. Un luogo estremamente suggestivo che coniuga elementi architettonici classici ad una visione d’insieme quasi liberty. La chiesa, progettata dagli architetti Rodolfo Buti e Carlo Busiri Vici, è stata costruita nel 1893 e inaugurata nel 1895. affreschi riprendono temi e simboli cari alla tradizione iconografica cristiana e sono stati realizzati da Paolo Paschetto, autore anche dell’emblema della Repubblica italiana.

IL PROGRAMMA

Martedì 28 gennaio 2014 ore 21.00

UNICUM

Roy Paci, Thurston Moore, Andy Moor, Yannis Kyriakides

Biglietto 15 € + d.p.

Unicum è un esemplare che nasce per Chorde e si estingue in una sola sera, il 28 gennaio 2014. Sul palco 4 musicisti noti per le loro derapate avanguardistiche e per le rare capacità improvvisative: Roy Paci (tromba, flicorno ed elettronica), Thurston Moore (chitarra), Yannis Kyriakides (elettronica) e Andy Moor (chitarra baritono).

Unicum è un esperimento, una follia sonora che non si ripeterà. Il tentativo musicale di riprodurre con le note la “mandorla mistica” che simbolicamente rappresenta la fusione di due dimensioni dell’essere: l’hic et nunc del tempo come unica possibilità di esperire.

Quattro personalità straordinarie, provenienti da paesi diversi e di opposte matrici musicali, si ritrovano insieme per intraprendere con il pubblico un percorso sibillino ma immediato. Un concerto che separa e contemporaneamente unisce orizzonti sonori mistici.

Mercoledì 29 gennaio 2014 ore 21.00

Cloud Boat

Biglietto 15 € + d.p.

Nelle distanze siderali tra il massimalismo commovente di Tim Buckley e i ritmi distensivi di Mount Kimbie, il duo britannico Cloud Boat – composto da Sam Ricketts e Tom Clarke – traccia in maniera lenta e inesorabile un proprio originale cammino come messaggero di un incantevole, commovente soul senza pari. Nel giugno 2013 hanno pubblicato il loro album d’esordio “Book of Hours” con la prestigiosa etichetta R&S/Apollo, ed è stato un successo unanime di critica. La musica di Cloud Boat è un pop elettronico dolce e disperato come può esserlo l’amore romantico: affare intimo e delicato, esercizio meravigliosamente lungo di stile e tensione, spirale di “frizzanti divagazioni uptempo e plumbee distese di melma. Un mix di melodie malinconiche, pizzicate mitologiche, abili percussioni. Il loro è un debutto come se ne vedono pochi, con tutta l’onestà dell’inizio e la consapevolezza di non avere inventato niente.

Giovedì 30 gennaio 2014 ore 21.00

Hauschka

Biglietto 15 € + d.p.

Hauschka è il nome d’arte del compositore e pianista Volker Bertelmann, protagonista della nuova scena musicale tedesca.

Dopo aver studiato pianoforte classico, Hauschkaha virato sul piano preparato, esplorando giocosamente le possibilità dello strumento “pianoforte”. L’inserimento su corde e martelletti di vari oggetti e materiali, palline da pingpong, gomma, pezzetti di legno, etc. gli permette di ottenere una gamma sonora più ampia, e allo stesso tempo conferiscono allo strumento una valenza anche percussiva. Ciò lo porta ad agire in un territorio di confine tra la tradizione della ricerca accademica ed i ritmi contemporanei del new-jazz, creando una sorta di elettronica “acustica” di impatto. Il suo ultimo album “Abandoned City” è stato registrato in casa, nel suo studio, in soli 10 giorni. Un concentrato di energia creativa che risvegliano nell’ascoltatore un senso di solitudine e romanticismo senza tempo, un viaggio in luoghi sconosciuti, melodie piene di sfumature e risonanze cupe. Lo stesso Hauschka spiega la scelta del titolo di questo progetto: “Ero interessato a trovare una metafora per la tensione interiore che provo quando compongo musica, uno stato d’animo in cui mi sento solo e felice allo stesso tempo. Quando mi è capitato di vedere delle foto di città abbandonate, mi è sembrato perfetto, mi è sembrato proprio che rappresentassero il mio stato d’animo mentre suono. Le persone avevano abbandonato in fretta le loro case e la natura aveva preso il sopravvento in un modo molto bello, quasi commovente. La natura aveva ripreso a crescere e le stagioni cambiavano colore. La musica era il buio, ma in un modo edificante tranquillo.

Venerdì 31 gennaio 2014 ore 21.00

Emptyset

Biglietto 15 € + d.p.

In un’edizione del festival che favorisce la ricerca sullo strumento musicale, il duo bristoliano Emptyset è l’anomalia che porta sul palco di Chorde i confini più oscuri del minimalismo elettronico. Emptyset, “l’insieme vuoto”,è un progetto nato dalla collaborazione tra il producer americano James Ginzburg e l’artista Paul Purgas. Per l’etichetta RasterNoton hanno pubblicato Retur (2013), Collapsed (2012), Demiurge (2011). Per il duo l’esplorazione acustica non è banale termine di classificazione ma colonna portante della propria estetica, religione da praticare con inflessibile osservanza. La loro è una dimensione sonora che si forgia con clangori metallici, frammenti taglienti, “tappeti sintetici glaciali e neri”, vuoti intermittenti, strappati dalle viscere della terra e ricondotti nel mondo degli umani. Completano l’opera da veri demiurghi: modellano le monadi intorno al rapporto spazio/tempo dotandole di una trama narrativa, un racconto ancestrale perfettamente dotato di inizio e fine. La loro è musica per neuroni che deride la percezione sensoriale più immediata, offrendo in cambio un ascolto viscerale quanto gli abissi in cui sono andati a strappare il suono. Emptyset lavora sulla performance, l’installazione, l’immagine in movimento esaminando le proprietà fisiche del suono, attraverso l’elettromagnetismo, l’architettura, i processi di elaborazione delle immagini. I loro lavori considerano il legame tra il mezzo analogico che si riflette sulla produzione artistica materialista e strutturalista e i confini percettivi di musica e rumore.

Sabato 1 febbraio 2014 ore 21.00

Teho Teardo & Blixa Bargeld

Biglietto 20 € + d.p.

“Teho Teardo è grande, Blixa Bargeld è il suo profeta”. La forte intesa tra il compositore e sound designer italiano, noto al pubblico per le colonne sonore dei film di Salvatores, Sorrentino, Molaioli, Vicari e tanti altri, e il cantante degli Einstürzende Neubauten prima e di Nick Cave & The Bad Seeds poi, è nata nel 2009 per lo spettacolo “Ingiuria” e si è solidificata con la genesi dell’album “StillSmiling” (2013).

Teho Teardo e Blixa Bargeld dialogano in simbiosi, il canto profondo e intenso di Blixa che spazia dall’italiano, all’inglese e al tedesco, la musica di Teho che sublima e incanta tra archi, elettronica e sperimentazioni. La maturazione delle idee e delle intenzioni, nei numerosi viaggi tra le due capitali (Roma – Berlino), la volontà, l’ascolto e l’incontro delle rispettive espressioni, hanno lasciato il segno. La loro è musica che dona tempo, è una visione privilegiata che copre tutto il cielo che c’è tra Roma e Berlino.

A Chorde concedono l’anteprima italiana del loro ultimo EP.

 

CHORDE – Suoni tra Cielo e Terra 2014

28 Gennaio 2014 – 1 Febbraio 2014

Chiesa Evangelica Metodista

Via XX Settembre (angolo Via Firenze), 00187 Roma | 06.41780081

www.chorde.it

 

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