Cesare Basile: Capitano è l’invettiva alla catanese sull’attuale scenario politico italiano

Si chiamo Capitano (Fangu, rifardu e Ganu senza onuri) il nuovo video per spoken word di Cesare Basile. L'artista catanese prende posizione circa l’attuale scenario politico Italiano ed i suoi fautori.

Si chiamo Capitano (Fangu, rifardu e Ganu senza onuri) il nuovo video per spoken word di Cesare Basile. L’artista catanese prende posizione circa l’attuale scenario politico Italiano ed i suoi fautori.

Il video viene cosi da lui stesso presentato:

“Questa non è una canzone, è un’invettiva alla catanese, schitta e amara, senza mezzi termini, perché con quelli che si vogliono prendere il Paese i mezzi termini non servono a niente.” Cesare Basile 27/08/2018

Credit video:
musica e testi – Cesare Basile
regia – Giovanni Tomaselli
DOP – Premananda Das
produzione – Rosario Samuel Adonia
con Viviana Aprile

cesare basile video capitano

Cesare Basile (Catania, Sicilia 7.2.64) è senz’altro uno dei più autorevoli e innovativi autori italiani degli ultimi decenni.

Durante il corso della sua trentennale carriera è riuscito a creare un linguaggio “Blues” unico ed originale, arrivando ad utilizzare come idioma un dialetto siciliano arcaico e profondo attraverso il quale viene rappresentato l’afflizione delle umane genti e il grido di dolore di un popolo derubato della propria dignità e della propria autodeterminazione.

I temi più cari a Basile trattano storie di amore ed anarchia volte a raccontare i vinti e i miserabili, attingendo da certa musica africana la giusta ispirazione e creando un filo conduttore che lega la lingua siciliana, il dolore degli sconfitti e degli oppressi e l’Africa, da tutti considerata la culla della civiltà umana.

La Sicilia come il Delta del Missisipi e Basile come un novello Skip James o Robert Johnson.

Il tutto corroboato dalla sua irrinunciabile attitudine rock che abbraccia a piene mani la musica popolare siciliana, il folk , il blues e a modo suo il punk.

L’ultimo album di Basile, “U Fujutu su nesci chi fa”, pubblicato da Urtovox a febbraio 2017 e candidato alle Targhe Tenco 2017, è stato considerato dalla critica come l’ennesimo capolavoro del musicista catanese; un mantra mediterraneo narrato in lingua siciliana, fatto di blues, di rock e di musica africana, di brani ipnotici spesso basati su uno solo accordo, di polifonie vocali e di controcanti femminili, di ossessive poliritmie percussive.

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