Watch The Dog vs 16 Barre: Li Ho Visti Ancora

Liriche caustiche in bilico fra grime e garage UK, fra old school e sonorità Wu Tang Clan. Arriva la collaborazione fra i Watch The Dog e 16 Barre: la nuova dimensione del rap italiano!

16 Barre vs Watch The Dog

Li Ho Visti Ancora

(Cd, Autoproduzione)

alternative rap, elettronica

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watch the dog 16 sbarre li ho visti ancoraTutta italiana questa collaborazione fra i bolognesi Watch The Dog e i 16 Barre da Rovigo.

Non fosse per i testi totalmente in italiano, si potrebbe pensare che questo album arrivi direttamente dalla scena garage della terra d’Albione o dalla East Coast statunitense. Sonorità elettroniche. Beat old school. Frammenti ipnotici di grime. Una ventata d’aria fresca in mezzo all’ormai stanca scena gangsta-rap italiana.

Si dice che l’unione fa la forza ed in effetti questa collaborazione ha tutte le carte in regola per lasciare il segno: Giampaolo e Federico (Watch The Dog) da Bologna uniscono le proprie sonorità elettroniche agli Mc Princekin e Benni (16 Barre) da Rovigo, già usciti con il CD A Volte Parlano.

Il risultato che ottengono è un perfetto connubio fra il sound dei Kill The Vultures e i beat ipnotici e sincopati dei primi Wu Tang Clan.

Dal primo brano Con i ganci nella schiena, caratterizzato da liriche forti ed incisive ma non particolarmente originale ci si potrebbe attendere il tipico cd di rap italiano. Già da Prigioni Mentali invece si percepisce la forte carica innovativa di questo collettivo con la frase ossessiva “scopri il mio mondo di simboli strani, torna a parlare con gli essere umani” che entra in testa e non ne esce più. Con Dagli Albori Delle Stelle entriamo in una dimensione molto affine al garage inglese del primo Dizzee Rascal.

Beat grime pure in Ordina i Pensieri e in Nuovo Disordine Mondiale che continua a trattare in maniera caustica il mondo moderno.

In Divided By 3 troviamo una perfetta sinergia fra le metriche di Benni e Princekin e le sonorità dei Watch The Dog, sinergia che ne fa uno dei brani più riusciti dell’album.

Segue lo strumentale Xono che sembra uscito direttamente da una produzione dei Burial, seguito dal cupo Megalopoli. Di nuovo sound elettronico potentissimo in Labirinto-Logic e Lascia Tutto che ci preparano al gran finale con Sun-Day il brano migliore del CD: liriche eccellenti e una base ipnotica che invoglia a premere il tasto rewind.

Finalmente qualcosa d’interessante sul fronte dell’alternative black italiano con questa collaborazione che ignora le leggi di mercato e propone un sound passionale e originale. Coraggiosi e talentuosi. Che chiedere di più?

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Fabio Busi
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