Underwell: Plan Your Rebirth

Gli Underwell di Pavia hanno già conquistato mezza Europa, e sono solo al primo album, Plan Your Rebirth. Prestategli orecchio, perché questi ragazzi hanno un piano in mente, e sicuramente lo porteranno a compimento

Underwell

Plan Your Rebirth

(CD, Wormholedeath records)

post hardcore

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E’ da un po’ che non mi occupavo di un gruppo metal italiano. Eccoci oggi con gli Underwell, nati nel 2006 a Pavia e che, dopo un EP autoprodotto nel 2008 e tanta gavetta sui palchi, sono usciti con questo album di debutto, intitolato Plan Your Rebirth.

La loro musica può essere considerata post hardcore, anche se le canzoni si aprono spesso a soluzioni più melodiche o addirittura acustiche (The World Of Pain e Sick Youth). Questo credo dia più credibilità alle esplosioni di rabbia e maggior pathos al messaggio di fondo.

Eh sì, perché un messaggio c’è: partendo dall’osservazione della crisi mondiale del 2010 e delle rivolte esplose ovunque, si rivela il bisogno di distruggere questo sistema economico e sociale. Ma non prima di aver pianificato la rinascita del titolo: sociale e, perché no, spirituale.

La band ha dichiarato di avere radici punk e blues-rock allo stesso tempo, che spesso riesce ad amalgamare bene, come in A Shadow Of The Night e nel finale di Bye Bye Black Bird, dando vita ad un prodotto apprezzabile. Il tocco personale c’è, anche se l’impronta data dalla scena americana rimane fortemente visibile.

Gli Underwell, mentre fanno tour in giro per l’Europa, si danno da fare per sostenere in prima persona la musica originale sul territorio nazionale, al grido di SUPPORTATE LA NOSTRA RABBIA. Solo questo varrebbe due punti in più, rispetto al giudizio finale. Bravi ragazzi.

Mi auguro che il vostro proposito di diventare musicisti full time si avveri.

Basta con queste carriere a metà, dove il lato artistico ed espressivo non trova nessun riscontro economico, e il musicista porta con sé la custodia della chitarra e il catalogo per i fornitori.

Nuove generazioni: conquistatevi la dignità di fare un lavoro puramente di concetto ed intrattenimento, e di poterlo fare per vivere.

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Dafne Perticarini
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