The Radio Dept.: Clinging To A Scheme

Esce dopo un anno e mezzo di sosta ai box il terzo lavoro dei The Radio Dept. La band molto prolifica a metà del 2000 si presenta con questo Clinging To A Schede che ricorda tanti, troppi lavori di altri artisti indie-pop e che tranne qualche brano risulta alla lunga annoiare

The Radio Dept.

Clinging To A Scheme

(Cd, Labrador Records)

indie-pop

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Viene dalla Svezia questo trio indie-pop ed ha alle spalle una prolifica discografia, soprattutto a livello di EP. Sono 12 gli Ep e singoli usciti dal 2002 ad oggi a fronte di 3 soli album, dei quali Clinging To A Scheme è l’ultimo nato.

The Radio Dept., che citano far le loro ispirazioni Joy Division, Nick Drake e Kraftwerk, tanto per citare la loro vena eclettica, sono stati inclusi nel 2006 nella soundtrack di Maria Antonietta di Sofia Coppola e spesso citati fra i gruppi preferiti di NME tanto da risultare secondo la classifica del magazine inglese al 9° posto nella chart dei migliori album del 2004 con il loro Lesser Matters.

Già ultimato nell’autunno 2008 questo Clinging To A Scheme ha visto rinviare di parecchio tempo l’uscita ed ufficialmente vedrà la luce su Labrador Records sul a primavera inoltrata.

L’iniziale Domestic Scene è in bilico fra Air e Kings Of Convenience ma questa non sarà la regola dell’album, molto variegato e piacevole all’ascolto.

Con la successiva Heaven’s On Fire, secondo singolo estratto dall’album, siamo catapultati in sonorità che ricordano molto The Go! Team, mentre This Time Around e Never Follow Suite riportano a sonorità tipiche dell’indie pop nordico.

The Video Dept. ricorda molto certi brani dei Saint Etienne, così come Memory Less.

David, primo estratto, seppure risalente all’estate scorsa, è un sunto del dream pop gradevole di questa band. Chiudono le sonorità shoegaze sperimentali di Four Months In The Shade e You Stopped Making Sense.

Un album tutto sommato gradevole al primo ascolto ma del quale già al secondo salverei giusto Heaven’s On Fire, David e poco altro.

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