The Pierces: Thirteen Tales of Love and Revenge

Thirteen Tales of Love and Revenge è il debutto delle sorelle Pierces; due ragazze terribili che disegnano un pop-album delizioso, colorato a tinte fucsia e profumato di fresco, insomma: c’è baruffa nell’aria

The Pierces

Thirteen Tales of Love and Revenge

(Cd, Lizard King, 2008)

pop

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Le sorelle Pierces, Allison e Catherine, per il loro primo lavoro sulla lunga distanza, scelgono di sommare le esperienze fatte negli anni di gavetta con le compagnie di danza e musicisti di varia estrazione stilistica.

Cosicché il loro Thirteen Tales of Love and Revenge è un album che gode di una forte influenza dal sapore teatrale, arredato con una serie d’abbellimenti timbrici e pieno di andamenti zigzaganti tra il pop brioso, tipo Cardigans per intenderci, il songwriting intellettuale e momenti di pura visionarietà in stile power flower.

Dodici tracce legate dalla saggezza del producer Roger Greenawalt (Ben Kweller, Adam Green) che mostrano due facce della stessa medaglia. Le sorelline si rivelano deliziose quando mantengono i ritmi sostenuti, riuscendo a produrre un pop malizioso come nel caso dell’opener Secret, nella briosa Lights On e nella notevole Turn on Billie: track che riassume egregiamente tutta la loro prospettiva di musica e parole. Si perdono, senza rimedio, nei momenti di maggior calma, quando bisognerebbe tirar fuori uno spessore compositivo che ancora non hanno nelle loro corde. Prevedibile lo sviluppo di Lies, da sbadiglio profondo The Power of…, mentre la sussurrata Three Wishes lascia cadere l’ultima speranza di poter assistere a un piccolo miracolo.

Buon debutto comunque, le idee ci sono, basta incanalarle verso la giusta via espressiva, senza cercare, inutilmente, di adeguarsi a quello che già si sente in giro.

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Roberto Paviglianiti
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