Statale 35: Es

I milanesi Statale 35 con Es passano sullo stereo con la forza di un temporale inafferrabile, tra Marlene e Verdena un piccolo miracolo di suono

Statale 35

Es

(Autoproduzione)

alt-rock

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Statale-35Frugando, scavando nell’italico underground qualche miracolino si può trovare, piccoli diamantini sonici possono emergere in superficie e allora non resta che illuminarli di interesse. Tra i pochi i milanesi Statale 35 con Es, un cinque tracce elettriche che esplodono in un mix di poesia maudit, pedaliere agitate e un’estetica che frequenta certe schizofrenie Kuntziane, Es, Resurrezione,  epilessie Verdeniche e quant’altro possa sconquassare coni e woofer.

Un disco che si attorciglia a cavi amperici, distorsori oscuri, intimità sofferte e attitudini ossesse, tracce che confluiscono in un ascolto instabile sia nelle parole quanto nei timbri,  una bella intersecazione di geometrie e malinconie che vanno in cortocircuito ogni volta che si toccano, sfiorano, collimano; l’aria mid floydiana Estasi e un Agnelli che spurga pathos in Soltanto un gesto e L’ira di Stan, chiudono il cerchio quadrato di una prova buona – migliorie comunque da prevedere –  che passa sullo stereo con la sua energica autonomia, con la propria pazzia acuta ragguardevole.

 

 

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