Sean Noonan Brewed By Noon

Boxing Dreams

(Cd, PVH Music, 2008)

experimental

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Sdean Noonan, batterista e compositore,sogna.E nel sogno lo vediamo sorvolare con leggerezza buona parte del nostro pianeta alla ricerca dell’integrazione di un incredibile pluralità di storie, armonie, lingue e culture.

Boxing Dream è un caleidoscopio multietnico a tratti delirante, disordinato,plurale, acceso da improvvisi lampi di genio compositivo, ora noise, ora ambient, più o meno senza un senso compiuto, senza capo, senza coda, volutamente privo di regola alcuna. Come solo un sogno può essere.

Noonan mette nel calderone, l’ingenua ossessività dei ritmi tribali africani (Senegal, Mali), echi di tradizione popolare europea (irlanda), tradizione centro americana, dialetti e lingue perdute, con un unico filo conduttore, la sperimentazione compositiva (di conseguenza, il disco è privo di fili conduttori).

Ne viene fuori uno di quei dischi, pieni zeppi di ospitate,per i quali parlare della singola traccia diventa quasi offensivo. Tanto è carica di spunti, tanto che nessuno dei brani sempra avere una sola faccia da osservare (già dalla title track, le coordinate sono chiare).

Ciò che di certo c’è è che la base ritmica costruisce, ossessiona e decostruisce. Più o meno contemporanemente frammenti di tracce sonore, abbellite ed appesantite talvolta (un pò di dazio si dovrà pur pagarlo) da archi, chitarre elettriche a volte dissonanti a volte cariche di distorsioni acide. Noise, Fusion, Jazz, World Music,Hard Rock,Progressive, chi più ne ha più ne metta.

Insomma Boxing Dream è delirio allo stato puro,se avete orecchie non avvezze (un pò come le mie, lo ammetto), è un disco che va approcciato con la curiosità di un bambino verso il mondo. Al dodicesimo ascolto, continuo a scoprire nuovi suoni, nuove chiavi, nuove dinamiche.

Ed è meglio che metta un punto alle mie parole, altrimenti, proprio come Sean Noonan darei l’impressione di poter andare avanti all’infinito. Più o meno sognando.