Rose Kemp: Unholy Magesty

Lento e desolato……., sterpaglia incolta il seme che genera, canto l’assoluto per imitare la perfezione, ma cado nel verbo di consequenzialità battente! Unholy Magesty de Rose Kamp, è un disco in penombra,incide in un lungo percorso di ritmica, ma sviscera nella costante reiterazione

Rose Kemp

Unholy Magesty

(CD, One Little Indian Records, 2008)

rock, dark

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Elaborato e particolarmente eccentrico. Audace nei costrutti e vistoso e loquace nella parodia musicale. Insigne nella glabra astrazione poetica del messaggio musicale, la voce par non essere entrante, ma con operosa prepotenza si sposa in una relazione fatta di più contrasti!

La melodia si scopre raffinata ed elaborata, vessazione derivante dall’ancestrale e corpulenta tiritera, fornita dall’orchestra ,che si abbandona verso suoni decisi e minimali, creando una netta differenza nel disco!

Unholy Magesty, dei Rose Kamp, è un disco forte, seducente, ma altresì rarefatto, a volte spoglio e ridetto. Le tempra sono robuste, tutto l’elaborato è rigoroso,ma tara nell’eccessivo disagio di essere macchinoso.

Dirt Glow,che dire è un pezzo copioso e ancestrale.
Flawless è una ballata epocale, poesia e universo giocano a rincorrersi .
Saturday Night è una dolcissima ninna nanna, ad intervalli ascetici.
Vacancless è illuminante, seducente, perverso e cattivo, suono proiettato da un’ empia chitarra che alza l’intervallo procurato dalla voce.

Unholy Magesty è un disco curato, molto estroso, che merita attenzione, seppure a volte tende ad essere ripetitivo.

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