The Datsuns
Death Rattle Boogie
(Cd, Hellsquad)
garage rock
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A quattro anni dal loro ultimo album Head Stunts, tornano The Datsuns con il nuovo lavoro intitolato Death Rattle Boogie.
Gli ingredienti sono i soliti che fin dall’esordio nel 2000 hanno contraddistinto la band neozelandese: un energico garage rock, un buon influsso metal e tanta potenza.
Gods Are Bored brano scelto come primo estratto, sembra forse uno dei meno ispirati. La seguente Gold Halo, invece, entusiasma con riff alla Black Sabbath ed un tiro davvero micidiale. Axethrower, uno dei brani migliori, tinge il tutto di glam marcato Marc Bolan.
L’album procede veloce come un treno con Bullseye, forse il pezzo più simile al sound classico della band, così come la più orecchiabile Skull Full Of Bone. Shadow Looms Large rientra in acque più zeppeliniane, mentre Wander The Night incanta con quell’atmosfera simil-psichedelica che fa tanto Doors per poi stupire con riff rabbiosi di chitarra in bilico fra il metal ed il prog. Helping Hands e Hole In Your Head ritornano sullo stile degli albori dei Datsuns e convincono pienamente.
Con Fools Gold e Goodbye Ghosts, molto più in stile rock-revival, mi accorgo di un leggero calo di ispirazione, così come poco ispirata risulta anche la successiva Colour Of The Moon, brano comunque gradevole ma molto classico. Classica ma più lodevole Brain Tonic che porta alla fenomenale cavalcata finale di Death Of Me.
Questo Death Rattle Boogie è un buon album di garage rock come dal 2002 (anno di uscita dell’album omonimo) ci ha abituati la band capitanata da De Borst.
Purtroppo a tratti alcuni pezzi dei Datsuns sembrano cadere nella ripetitività e il tutto può portare ad annoiarsi. Un album con 14 pezzi di cui però almeno la metà validi vale comunque più di un ascolto.
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