Marcello Parrilli: Mendicanti di umanità

Il toscano Marcello Parrilli torna in circolazione con Mendicanti di umanità, dodici tracce di malinconia e atteggiamenti solitari da slegare

Marcello Parrilli

Mendicanti di umanità

(Autoproduzione)

cantautorato rock

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PARRILLITorna sugli scaffali delle novità il musicista cantautore toscano Marcello Parrilli con Mendicanti di umanità, dodici brani per una list che si fa benvolere per la sua forma smilza e profonda nel contempo, storie, amori, intricate illusioni e occhiate magnetiche sul dintorno della vita in un dolciastro vortice di melodie e pop rock dall’atteggiamento sfogante, vero.

In questa nuova prova anche i cantautori Max Larocca, Il Fano, Marco Cantini ed altri per assestare coi loro interventi quel senso “oltre” di forza espressiva, cosa che in Parrilli è innata e che mette al servizio di ascoltatori come in questo imbastito sonoro, tracce che usano parole per dare forma ad anime spaesate e quadri esistenziali, cercando di superarsi una all’altra, praticamente un  richiamo lontano, incondizionato da mode o artifici.

Le sfumature alla Ligabue intimo non mancano Io e te in un mondo imperfetto, Metamorfosi, Le strade di Parigi (e continuo a chiamarlo amore?), anzi, sono i dettagli praticati dall’artista toscano per rimarcare la sua poetica solitaria, scavante, ma poi  tracce (tra le tante) come Cass (la più bella donna della città) o il caracollare zingaro di Ayumi spostano l’asse e vanno a riempire quel poco di spazio del cuore che tutto il resto non era riuscito a fare.

 

 

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Max Sannella
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