Diathriba: La Realtà Aumentata

Undici anni dopo l’ultimo lavoro su lungo formato, diamo il bentornato ad uno dei gruppi più interessanti dell’italico underground attivo nella seconda metà degli anni ’90. Permeata di rock a tinte oscure, La Realtà Aumentata si presenta come un disco straordinariamente vitale

Diathriba

La Realtà Aumentata

(Cd, Friction/Diathriba)

rock

[starreview tpl=16]

_______________

Diathriba: La Realtà AumentataSe fosse un film potrebbe essere “Scusate il ritardo”, l’opera seconda del mai dimenticato Massimo Troisi, quella forse più matura e convincente dell’attore/regista partenopeo, lungamente attesa da pubblico e critica ma realizzata, rinvio dopo rinvio, solo due anni dopo il clamoroso successo di “Ricomincio da tre”.

Parlando di musica, invece, al netto di un periodo di pausa durante il quale i singoli membri della band hanno comunque portato avanti diversi progetti paralleli, i modenesi Diathriba si sono concessi ben undici anni per dare alle stampe il loro terzo lavoro, La Realtà Aumentata. Ascoltati i risultati, però, possiamo tranquillamente affermare che il prolungato pit-stop sia stato ampiamente ricompensato, grazie ad un lavoro compatto, intimo e straordinariamente vitale.

Attivo già dalla seconda metà degli anni ’90, il combo emiliano stupisce infatti per l’affiatamento e la maturità del proprio sound, regalandoci dieci tracce (più una ghost track telefonica e rivelatrice…) di rara intensità. Un rock dalle tinte oscure, vergato da inserti sintetici, ballate inquiete, ammiccamenti pop e da un’atmosfera evocativa eterea eppure pesantissima. Una pura energia psichedelica alimentata da suoni e suggestioni, ascolti e sperimentazioni che inevitabilmente riconducono a quanto di buono prodotto in Italia in ambito più o meno rock in quegli anni fecondi (pensiamo agli Scisma, ai Csi, tanto per fare due nomi…), riannodando i fili di una storia solo apparentemente interrotta e chiudendo in qualche modo un cerchio avviato nel lontano 1995 con la pubblicazione del primo ep autoprodotto.

Appagato così il desiderio di veder realizzato il sogno che si sta già vivendo, ci auguriamo comunque di non dover aspettare altri dieci anni prima di poter riascoltare un gruppo che, uscito indenne dal confronto con il proprio passato, ha forza e consapevolezza per dare forma e sostanza anche al proprio futuro.


Gli ultimi articoli di Ivan Masciovecchio

Condivi sui social network:
Ivan Masciovecchio
Ivan Masciovecchio
Articoli: 120