Craxi: Dentro I Battimenti Delle Rondini

Album postumo del supergruppo dei Craxi: Dentro i Battimenti delle Rondini è un aggregato di distorsioni lancinanti e schizofrenia da ricovero

Craxi

Dentro I Battimenti Delle Rondini

(Cd, Stanteria/Tannen Records)

punk-funk, experimental rock

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Craxi- Dentro I Battimenti Delle RondiniDentro I Battimenti Delle Rondini è l’album esordio di un gruppo che non esiste più. Si tratta del supergruppo Craxi, formato da musicisti di vari gruppi tra i quali Calibro 35, Hobocombo, Mariposa. Quattro componenti in tutto, per un disco registrato due anni fa ma pubblicato solo nel 2012. Undici tracce che sono un pugno allo stomaco, a partire dalle chitarre lancinanti per finire con il tagliente registro (da manicomio) con cui Alessandro Fiori firma le parti vocali.

Schitarrate metalliche degne dei Gang Of Four (Santa Brigida), ritmi epilettici (Drive Inn), sax libertini (Le Mostre Di Pittura): il tutto è progettato e calcolato con geometrica precisione, con un piglio zappiano come dimostra meglio il brano Si Appressa La Morte, Non Ci E’ Dato Sapere Cosa C’è Al Di Qua. Il sassofono inviperito ed il testo nonsense fanno il resto.

E poi ci sono le visioni cinematografiche di E Tu Non Ci Sei, i cui versi sono recitati su un drumming tribale incalzante; oppure i fatti di cronaca di Le Ali Di Alì, che sembra cantata da uno psicopatico mentre le chitarre graffiano e guaiscono.

Non mancano approcci allucinogeni: Se Me Lo Chiedi Dolcemente è una landa deserta con tracce psichedeliche. Il registro vocale stavolta è pacato, ma sono fino a metà del pezzo, quando il cantante in preda alla schizofrenia segue a ruota la chitarre frenetiche che abbracciano il noise-rock dei Sonic Youth.

Il ruolo delle chitarre non è solo quello rumoristico (come ribadito anche nella solenne marcia de I Diari Dei Kamikaze, brano nel quale sono simili a proiettili impazziti): c’è anche spazio per tocchi slintiani come dimostra Rosario. La voce tremula conferisce un’interpretazione sofferta, su uno sfondo quasi apocalittico fatto da rumori e synth krauto. La titletrack invece è una marcia sintetica che ricorda gli scenari cyber-futuristici dei Tubeway Army, squarciata però dalle chitarre laceranti.

Dentro I Battimenti Delle Rondini è un album dalla difficile catalogazione: c’è di tutto, dalla new wave al synth pop, da sentori krauti al post rock, passando per il punk. Le parti vocali seguono i cambiamenti di umore delle chitarre e viceversa, in un viaggio folle e malato che non lascia spazio all’immaginazione.

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