65daysofstatic: Silent Running

Silent Running è la nuova odissea spaziale dei 65daysofstatic, che mostrano un aspetto inedito della loro visione elettronica

65daysofstatic

Silent Running

(Cd, Hassle Records))

space music, elettronica

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Non c’è più vita vegetale sulla terra e qualsiasi pianta, albero o fiore si è ormai estinto. Solo una manciata di scienziati combatte nel tentativo di colorare nuovamente il nostro amato pianeta per uscire dal grigiore che ci circonda.

Tutto è cominciato… poco meno di un anno fa, al Film Festival di Glasgow, dove i 65daysofstatic hanno musicato il lungometraggio di science fiction Silent Running di Douglas Trumbull del 1972.

Il lavoro è una malinconica colonna sonora di un film, purtroppo, mai visto. Tutto si svolge lungo tutti i 90 minuti tra space music e psichedelia. E’ un continuo rincorrersi di mood seventies tra dilatazioni e ansietà elettroniche in un viaggio spazio tempo in cui i 65daysofstatic non si erano mai sentiti prima.

L’elettronica la fa da padrone. Sensazioni immaginifiche dello spazio cosmico che, in mancanza di quelle reali, a volte infastidisce lasciandoci disorientati e sospesi nel vuoto a fluttuare senza una vera e propria direzione. Ma forse lo scopo è proprio questo.

Burial Scene è il brano centrale del lavoro ed è sicuramente quello più riuscito dell’intero lotto. Un lungo tratto di pianoforte fa da introduzione al più classico stile post-rock che torna vivo anche nella folgorante aggressione di chitarra compressa nella parte finale di Space Montage.

La conclusione è affidata a Finale il brano più 65daysofstatic del lavoro. Elettronica, batteria e distorsioni, che riesce nel non facile compito di lasciarci con la strana curiosità di recuperare il film ed assaporare tutto insieme, in una unica soluzione.

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Vincenzo Riggio
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