Palmer Generator: Shapes

Shapes dei marchigiani Palmer Generator trascina negli anfratti più profondi degli abissi dell’allucinazione, un journey dai colori torbacei che si insinua nell’orecchio come una maledizione senza redenzione

Palmer Generator

Shapes

(Red Sound Records)

stoner, post-rock

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Palmer Generator- ShapesBenvenuti nel profondo degli abissi color torba. Secondo lavoro per il trio marchigiano Palmer Generator, Shapes, un disco torbido e allucinato nella sua accezione più fedele, intransigente e pesante. La combine tra gli elementi stoner- post-rock e lisergìa nebbiosa continua a trovare buona espressione in questa band che riesce a mantenere intatta la sua carica magmatica per trasfigurarla in un pathos stupendamente abrasivo, quasi urticante.

Cinque tracciati minati e strumentali, un effluvio malefico e insidioso che s’insinua nell’ascolto con il vezzo stilistico del passo dei varani, sempre pronto a tendere agguati sonici e ad imprigionare nelle sue spire elettriche e doommy chiunque capti questo sound, wall of sound senza remore o pietistici ripensamenti, tutto è potenza atmosferica, tutto è maestà di watt; il trio – nel loro mosh-pit inevitabile – introducono un coinvolgimento di sensi e di impressioni ben più in la del solito ascolto passivo, emanano un suono maculato molto evocativo, una forma di controllo assoluto che tra pedaliere, stati di calma agitata, esplosioni laviche e piccoli flirt con il black, imperversano indisturbati tra woofer e viscere.

Non occorre stilare o elencare le capacità della tracklist, occorre soltanto ficcare la testa qui dentro e lasciarsi letteralmente scippare ogni volontà fisica, al resto ci pensano i Palmer Generator, sono loro a incapsulare e trascinare l’ascoltatore in un viatico che – senza niente di scontato – affascina ed ipnotizza senza che ce se ne renda conto.

 

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Max Sannella
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