Ossi Duri: Scadenza Perfetta

Spiazzante e imprevedibile arriva Scadenza perfetta degli Ossi Duri. Eccellenza musicale per questi giovanissimi seguaci di Frank Zappa

Ossi Duri

Scadenza perfetta

(Cd, Lazarimus/Andromeda)

progressive, jazz-rock

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ossi duriGli Ossi Duri, da Givoletto in provincia di Torino, iniziarono il loro percorso nel 1992 per gioco. E non potrebbe essere stato altrimenti considerato che all’epoca Martin e Ruben avevano rispettivamente 8 e 6 anni. Veri e propri enfant prodige presentarono le loro prime esibizioni di brani originali in feste scolastiche e compleanni, per poi inserire solamente due anni dopo, anche brani di Frank Zappa nel loro repertorio. Incredibile capire come un musicista complesso come Frank Zappa possa essere la principale musa di ragazzi così giovani, che nel corso del tempo hanno pubblicato svariati album e partecipato a diversi tributi al loro maestro, vantando pure parecchie collaborazioni con Ike Willis, voce di Frank Zappa dal 1978.

Dopo diversi tour e collaborazioni con l’ormai onnipresente Ike e con Rocco Tanica ed Elio, gli Ossi Duri, allargatisi a 5 membri, escono nel 2003 col loro primo e vero debutto discografico, X in commemorazione del decennale della morte di Zappa. Nel 2005 uscirà poi Gnam Gnam, cd live dell’esibizione con Elio, che per la prima volta accompagna in un intero concerto gli Ossi Duri  all’Hiroshima Mon Amour di Torino. Sul finire del 2005 vede la luce il loro primo cd composto interamente da brani originali intitolato L’Ultimo Dei Miei Cani.

Scadenza perfetta è un concept album che fonde il jazz-rock di Frank Zappa al progressive italiano. Il protagonista principale è un cantautore chiamato Silvano Garrè che giunge in una città dove il sindaco-produttore discografico ha vietato tutti i tipi di musica suonata con gli strumenti, permettendo solamente quella suonata dal computer.

Dopo un intro spiazzante di circa mezzo minuto a cappella intitolato Co Ribelli, arriva la geniale Song For Villa , una favola di acidi in un 7/4 che incalza sempre più, trasformandosi in fusion e cambiando spesso ritmo. Ecco poi giungere l’ottima Kentucky Fried Chicken con forti influenze blues seguita da Silvano Garrè in puro stile Elio e Le Storie Tese, dove troviamo la promettente Chiara Raggi alla voce ed il bravissimo Furio Di Castri, già noto per collaborazioni con Paolo Fresu, Enrico Rava e molti altri jazzisti.

L’album prosegue con la spasmodica Skadance, un minuto di techno acceleratissima e con Sezione del Junko, uno dei brani più piacevoli che troviamo sul cd. Pura jam session jazz. Influenze fusion e jazz che proseguono anche in Anna Cond, B.U.M. e nella conclusiva Wedding che termina pure la storia di Silvano Garrè il quale diventato libero porta all’altare la sua amata.

Un album eccellente dal punto di vista musicale. Un po’ meno nei momenti più teatrali, ma comunque molto piacevole.

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