Offlaga Disco Pax: recensione concerto (Roma, 17 novembre 2010)

Il Prototipo Tour degli Offlaga Disco Pax rilegge in chiava minimal-vintage il repertorio del collettivo emiliano. Ma il risultato, seppur piacevole, non soprende

Offlaga Disco Pax

Roma, Circolo degli Artisti, 17 novembre 2010

live report

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Offlaga Disco PaxNome: Offlaga Disco Pax. Descrizione: Collettivo Neosensibilista contro la democrazia dei sentimenti.  Inizia con queste parole semplici ed emozionanti, lo show del gruppo emiliano al Circolo degli Artisti.

La voce dal tono metallico inconfondibile di Max Collini, e due tastiere Casio maneggiate da Enrico Fontanelli e Daniele Carretti: questa la formazione per il Prototipo Tour degli Offlaga Disco Pax, formazione ormai di riferimento nel panorama musicale “underground” italiano.

Dopo due album in studio in cui hanno dimostrato una sconsiderata capacità di raccontare l’Italia, la politica e la società attraverso giochi di parole e ironia senza pari, ora un tour in cui vengono rimessi in gioco i brani di questi album arrangiati diversamente solo con tastiere Casio datate.

Gli Offlaga Disco Pax salgono sul palco meravigliosamente impassibili come sempre. Dichiarano che dedicheranno al loro pubblico cinque quarti d’ora evidenziando la genialità nel giocare con le parole, sempre e comunque.

Prototipo non è solo un tour sperimentale per gli Offlaga, ma anche un progetto discografico riservato a 500 fortunati che riusciranno ad acquistare questo Ep durante il tour. L’effetto sul palco dei brani del gruppo riletti in chiave Casio, però, non crea un risultato acustico dal forte impatto e non stravolge l’aspetto conosciuto dei brani.

Il pubblico ormai conosce i testi di quelle canzoni-non-canzoni, letture in musica, che Max Collini dal palco declama su musica elettronica. Non  solo conosce le parole, ma si rispecchia e si diverte con quelle parole, che spesso si riferiscono al passato ma parlano molto di presente.

La scaletta è troppo breve e scarna per un prezzo decisamente troppo elevato. Ma l’atmosfera e la qualità sono una garanzia. Si possono riascoltare canzoni spesso dimenticate nei live del gruppo, De Fonseca, Khmer Rossa, e i classici sempre piacevoli da ritrovare: Robespierre, Lungimiranza, Onomastica, Tono Metallico Standard, Ventrale.

Un reading notevole a chiusura di un concerto piacevole ma non memorabile. Bassline, brano estratto dal libro “L’ultimo disco dei Mohicani” di Maurizio Blatto, che narra le vicende di un dj italiano, fantomatico personaggio ombra dietro al suono del trip hop britannico.

Ci si aspettava di più dagli Offlaga Disco Pax lontani da qualche tempo dai palchi e dal loro pubblico, ma non ha prezzo acquistare le magliette e i cd al banchetto direttamente dalle mani di Max Collini. Aspettando nuove musicali più esaltanti si torna a casa soddisfatti da un gruppo nostrano che ha comunque qualcosa di interessante da dire.

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