Keane: Perfect Simmetry

Ma cosa è successo ai Keane? Il loro pop intelligente ha perso freschezza e incisività

Keane

Perfect Simmetry

(Cd, Universal, 2008)

pop

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Non si capisce bene se i Keane, in questo disco, ci sono o ci fanno.

Il primo disco della band britannica, Hopese and Fears, contenente il singolo che li ha portati al successo, Everybody’s Changing, era un buon disco pop, apprezzato dalla critica ed amato dal pubblico, ed anche il successivo Hopes and Fears ha confermato la leggera intelligenza della band.

Ma con Perfect Simmetry, purtroppo, questa leggerezza diventa sinonimo di vacuità. Undici brani di pop inconsistente e a tratti irritante, con un debito agli anni Ottanta. Revival mal riuscito o brani volutamente (e ironicamente) trash? Il dubbio viene perché, dopo esserci appassionati per gli esordi dei Keane, è difficile rassegnarsi a questa parabola discendente. Ma, procedendo nell’ascolto del disco, tutti gli elementi concorrono a rafforzare la prima ipotesi.

I brani di Perfect Simmetry sono indistinguibili l’uno dall’altro: si aspetta con pazienza una golden track con un ritonello tormentone, che purtroppo non arriva mai. Undici tracce troppo lunghe, senza picchi d’intensità e con arrangiamenti debolucci, tanto che dopo un minuto d’ascolto giunge inevitabile la domanda: ma quando finisce?

Neanche la voce di Tom Chaplin, un tempo non disprezzabile, riesce a regalarci dei brividi: impeccabile nella tonalità, ma neutrale nell’intensità, cerca di darsi un’identità più definita facendo dei gridolini in falsetto in perfetto stile Mika (Better Than This), o facendo degli ariosi gorgheggi come Rufus Wainwright (Playing Along), senza avere né la lieve ironia del primo, né la profonda intensità del secondo.

Il disco riesce a salvarsi dal disastro totale grazie a qualche brano semplice e di poche pretese, come You Haven’t Told Me Anything, che però non vengono apprezzati, sommersi come sono dalla monotonia generale.

Forse questo è solo un passo falso. Forse il prossimo disco sarà il più bello della loro discografia. Ma con questo disco i Keane fanno un buco nell’acqua. Si prendono un sei per la fiducia, aspettando tempi migliori.

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Sofia Marelli
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