Africa Unite: Il punto di partenza

I piemontesi Africa Unite con Il punto di partenza tornano a far ciondolate l’animo e il corpo tra sogni e voglie di libertà

Africa Unite

Il punto di partenza

(Autoproduzione)

reggae

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Africa Unite- Il punto di partenza-recensioneA risentire in circolo le vibes che Bunna, Madasky e Soci (gli Africa Unite) diffondono col nuovo disco Il punto di partenza è una sincera smanceria di sballo garantito, le loro affinità elettive legate dal loro “sempre”, il loro mondo in levare meticcio, la loro sperimentazione meltin’, i calori e colori di un sound che fa battere le tempie e confonde, sono le vette emozionali e sociali di una formazione che non solo “ipnotizza” ma fa pensare fitto, scava nella società d’intorno e ne tira fuori le verità; con loro in questa nuova avventura – oltre che Architorti –  anche due nomi di punta del reggae tricolore ovvero No More Limiz e Rapahel.

Gli Africa Unite sono una di quelle band a cui piace respirare sempre arie nuove, introdurle nei propri accostamenti stilistici e impastarne insieme il mood, il groove e la dolce tensione trasformando il tutto in una fusion libertaria, un sound lucido e anarco/impegnato “ che fa scuola ad ogni giro disco L’attacco alla corda, Cyclop. Undici tracce che issano quel vessillo “senza tempo” tra cuore e testa, undici tracce che leniscono come un unguento miracoloso e che acclamano solarità e riscosse sin dal momento che si muovono.

L’attacco al tasto, Ritratti, Il volo o È sempre stata lì ti fanno ciondolare pigro, preso in mezzo tra carribean e pensieri, con la consapevolezza di un viaggio sonoro che è poi il party perfetto per le vostre idee “bramanti” d’ altro, di fuori schema e d’autonomia d’animo accalorata.

Africa Unite forever!!

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