White Lies: Big TV

Tornano i White Lies con Big TV, un album decisamente orecchiabile molto ispirato dalle sonorità anni '80

White Lies

Big TV

(Cd, Harvest)

indie rock, indie wave

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Sono passati 3 anni da quel Ritual che ha un po’ deviato dai White Lies l’etichetta di “nuovi Editors”.

In questo nuovo Big Tv, in uscita lunedì 12 agosto, la band capitanata da Harry McVeigh sembra ormai aver trovato una personalità ben definita, seppur sempre in bilic
o fra post punk e sonorità anni ’80.

Già dalle prime note di Big Tv, brano omonimo all’album, si percepisce questo influsso che richiama band storiche degli eighties come Visage o New Order.

There Goes Our Love Again invece è puro sound White Lies al 100%; un anthem come le già note Bigger Than Us o To Lose My Life che sicuramente farà cantare all’unisono i fans nella dimensione live.

Molto melodica First Time Caller, uno dei brani più ispirati di questo nuovo lavoro. Mother Tongue conferma le premesse fatte da McVeigh per questo Big Tv, ovvero che è l’album più orecchiabile fra quelli fatti finora dalla band. Il ritornello non esce più dalla testa ed è il brano che preferisco in assoluto.

Getting Even, primo estratto, dato in download gratuito dalla band, sembra quasi un pezzo degli Alphaville, ma la seguente Change, spiazza con atmosfere ambientali e totale assenza di ritmo che invece impazza negli altri brani.

E’ compito di Be Your Man rialzare i toni di un lavoro fatto appositamente per far scatenare i dancefloor indie rock.

Il pop di Tricky To Love e la ballad Heaven Wait ci conducono al finale con Goldmine, pezzo che ha bisogno di qualche ascolto per essere ben assimilato.

I White Lies, tornano con un album di buona fattura che piacerà ai loro fan della prima ora ma che permetterà alla band di giungere anche a nuovi ascoltatori grazie all’appeal commerciale dato al lavoro.

 

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Fabio Busi
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