Helter Seltzer: We are scientists

Il duo americano Helter Seltzer col quinto disco We are scientists scopre l’acqua calda, ma nonostante tutto buca l’interesse di molti

Helter Seltzer

We are scientists

(100% Records)

pop, rock

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Helter Seltzer- We are scientistsCinquina. We are scientists del duo americano degli Helter Seltzer si attesta quinto disco di una carriera sempre a metà, mai sotto le righe ma anche mai sopra, una via di mezzo che vede Keith Murray voce/chitarra e Chris Cain basso – qui straordinariamente con la batteria di Michael Tapper –  sempre al centro di un pop che fa occhiolino a charts e forte di un tiraggio friendly, con liriche ruffiane e godibili come poche, praticamente quei dischi che se ascoltati con una “Lei” vicino garantiscono successi in amore e a lunga durata.

Pop-rock californiano, zeppo di refrain, hook, melodie giuggiolone che in circa 30 minuti di ascolto, un sistematico ingranaggio sonoro in cui il duo di Berkley gioca e pare divertirsi tra chitarre lucidate e ritmi accondiscendenti, dalle leggerissime direttrici Ottantiane. Dieci brani che ottengono subito un ascolto “normale” senza accaloramenti, un ascolto tutto sommato piacevole, ottimo, ma come tantissimi in giro.

Lo shuffle di Too late, la pompata rock Classic love e il ritmo frastagliato di Headlight a testimonianza di un album che – nonostante le certe ovvietà – buca l’interesse, anche il più svogliato.

 

 

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Max Sannella
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