Violentor: Violentor

E' thrash metal in purezza quello che ci propongono i Violentor con il loro primo, omonimo album. Scelta interessante e mai banale sicuramente da ascoltare

Violentor

Violentor

(CD, Autoproduzione)

thrash metal

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violentorE’ sempre bello scoprire giovani band che decidono di intraprendere la via del thrash metal e bisogna dire che in Italia non sono poche. Ahimè, però, raramente ne vediamo una caratterizzarsi talmente tanto bene da riuscire a spiccare in maniera particolare rispetto alle altre.

Ed in questo caso di cosa parliamo? Parliamo di una band toscana, i Violentor, che con il loro primo, omonimo album, cercano di trovare una loro strada in questo labirinto. E ci riescono, almeno per metà.

Dico questo perché anche qui abbiamo quattro ragazzi che fanno del thrash il loro pane quotidiano e che musicalmente si lasciano trasportare da questo genere nella sua espressione più pura ma con pochi tocchi personali. Rimangono fedeli ad una linea di base che comunque non stanca mai e fanno del seguire pedissequamente la classicità del genere il loro punto di forza. Ed è simpatico il fatto che usino come incipit di due delle loro nove canzoni, rispettivamente, un rutto nella terza My Stomach Strong And Fit (perché questo mi fa tanto pensare all’attacco di El Diablo dei Litfiba?) ed il Dies Irae di Mozart nella settima Dismiss The Evil. Che sia questo il tocco personale? Magari potrebbe risultare anche piacevole se lo si imparasse ad apprezzare.

Per il resto rimane un album ben strutturato, forte, grezzo. Sporco e cattivo nel quale riesco a trovare una sola nota dolente: la voce. Sempre al massimo ma mai diversa, un po’ piatta a volte.

Comunque credo che questi Violentor abbiano la stoffa per poter fare di loro stessi qualcosa di davvero portentoso. Basterà solo prendere un po’ di fiducia ed affilare bene le corde vocali per affascinare, a quel punto, anche il più fine intenditore di questo folle genere.


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