The Forty Moostachy: Three Rooms, Some Songs, The Show… and a Suitcase Full of Bones

Three Rooms, Some Songs, The Show… and a Suitcase Full of Bones... e ho detto tutto (del resto, non c'era più spazio). Leggi l'articolo!

The Forty Moostachy

Three rooms, some songs, the show… and a suitcase full of bones

(Cd, Black Nutria / Audioglobe)

stoner

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the-forty-moostachy2Power trio dei più classici, i The Forty Moostachy, un onda d’urto che solleva il vicentino a colpi di stoner rock, qui e lì ammorbidito da influenze blueseggianti (passatemi il termine) e da tentazioni psichedeliche (la prendo alla larga).

Three rooms, some songs, the show… and a suitcase full of bones, suona diretto, essenziale, compatto (a parte qualche eccezione tipo The Man is Running Fast), monolitico, nei sui crunch, nei ritmi lineari di batteria, nell’ossessività dei riff (Motorcycle) nel cantato urlato ed ululato (The Killer’s Got the Hand). Compatto quindi e di contro un pò ripetitivo. Su un buon livello complessivo, ma senza picchi particolari.

I Nostri, sono figli di una buona esperienza live e senz’altro l’impatto dei tre (Luca, Gio e Nesh) sul palco dev’essere notevole. Nel lavoro in studio il loro buon stoner rock probabilmente perde un pò d’incisività, anche per la lunghezza dei brani (vedi Where is The Man) che spesso e volentieri supera i cinque minuti.

Parere del sottoscritto è che avrebbe giovato un taglio un pò più punk sui pezzi (e allora non è più stoner rock, qualcuno dirà..). In conclusione?

Adatissimo e consigliatissimo agli amanti del genere, per il resto, le carte sono scoperte. A voi la parola (e l’ascolto).

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Emmanuele Margiotta
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