Tricky: Skilled Mechanics

Tricky torna a incendiare le notti dei club con Skilled Mechanics, tredici brani notturni che sono bellezza senza fondo

Tricky

Skilled Mechanics

(False Idols)

trip hop

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Tricky_Skilled-MechanicsL’anima delirante e nottambula di Tricky non accenna a sciamare, la sua prolifica vena creativa – anche con cadute clamorose – è sempre pronta a pompare quel bel mix torbido di trip hop, soul, psichedelica e dannazioni a go go che vanno a riempire notti dissolute e approcci misteriosi, dalla sua Bristol direzione ovunque.

Il suo modo di cantare parlando, denominato “sprecgensang” tira i tratti inconfondibili di un artista che sin dai lontani 90,s distribuisce sensazioni multistrato e avvenenze clubbing pregevolissime, il suo parterre di beat, digitalizzazioni, analogici gingilli, loop, echi e riverberi fanno la cifra estetica, la calamita per tiratardi in fregola di lussuriosi incontri.

Skilled Mechanics è il nuovo lavoro dell’artista inglese, tredici atmosfere con ospiti e quel senso di acido vissuto, quel bluette di nicotina che impregna la tracklist e dalla quale si rimane attaccati come in una piacevole presa di colla.

E come sempre un disco impastato, bello nella quadratura ossessiva e stupendo nell’estetica mid minimalista sulla quale Tricky ha costruito la sua  caratterialità di ambasciatore del buio, del groove offuscato per antonomasia; la bellissima Francesca Belmonte ospite tra i fluidi di We begin, il dondolio noir Diving away, un pianoforte nostalgico Bother, il down tempo che squadra Well o l’echo sensuale che gigioneggia dentro Unreal, sono il peso leggero di un disco che come sempre, scardina le formule di una piatta nottata qualunque.

 

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