Red Ring: Knock Out

I marchigiani Red Ring, con Knock Out portano quell’aria americana, dolce e sfrontata come una Melissa Etheridge o una Joan Osbourne in vena di scappare, tra confini mai segnati e chitarre tese

Red Ring

Knock Out

(Autoproduzione)

rock

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RED RINGL’aria Americana, di quella che ti viene in faccia come uno schiaffo di amore e libertà, quell’aria elettrica e piena di pensieri, emozioni, attimi sfuggenti, la brezza rock di una Jaon Osbourne Look at me, Melissa Etheridge You break down my soul, I’m waiting for your eyes,   – per citarne alcune – rivive in questo bel disco dei marchigiani Red Ring, Knock Out, ma principalmente nella voce di Elisa Goffi, uno stupendo accredito timbrico che giostra e interagisce alla perfezione dentro le melodie “col jack” che l’Ep propone ad ascolti smaliziati.

Un pop rock di indubbia classe, personalità e capacità compositiva che nel running di  sei tracce manifesta un incredibile appeal senza mai deviare in soluzioni “arrotondate”, un tirar dritto intenso, liberatorio e pieno di pathos che assolve pienamente il compito di piacere a prima botta. Si, melodie e scatti rock che screziano la tracklist e inducono la voglia di premere il tasto repeat all’infinito, come inseguire un sogno, una via d’uscita inaspettata.

Il quintetto dei Red Ring ci sta dentro alla grande e scosse emozionali come il respiro teso di I have to make love, Dear friend o il macramè di svisi chitarristici che intrecciano Mad world portano l’immaginazione lontano, lontanissima e ancor più in là.

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Max Sannella
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