Impaled Nazarene: Road To The Octagon

Tornano gli Impaled Nazarene con il nuovo Road To The Octagon: una scarica violenta di black metal da chi, di black metal, ne sa qualcosa

Impaled Nazarene

Road To The Octagon

(CD, Osmose Production)

black metal

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Impaled Nazarene- Road To The OctagonA tre anni dal precedente Manifest tornano gli Impaled Nazarene con una nuova fatica: Road To The Octagon.

Ed è con quest’album che, a vent’anni dall’inizio della loro carriera, ci fanno capire che non c’è niente di cambiato, per fortuna. Infatti il quartetto finnico capitanato da Mika Luttinen rimane fedele a quel sound impazzito, iconoclastico e totalmente black che li ha sempre contraddistinti. Un sound a tratti lievemente striato da venature simil-punk che non devasta, come nel lavoro antecedente a questo, ma che comunque è capace di esplodere con una ferocia davvero non indifferente. E, per capirlo, è sufficiente prestare orecchio alla brevissima Tentacles Of The Octagon che, in un minuto e mezzo, riesce ad arrivare ad una violenza e ad una velocità che lasciano senza fiato. Ma il tempo non serve ai nostri amici perché anche nelle altre tracce come Enlightenment Process, The Day Of Reckoning e Reflect On This, riescono ad esprimere il massimo in soli due minuti e mezzo.

Solo il brano di chiusura, Rhetoric Infernal, si prende la libertà di durare un po’ più a lungo. Quel tanto che basta per far rimanere impresso nella mente che gli Impaled Nazarene non hanno bisogno di chiedere permesso.

Non muta, il suono, ma torna alle origini e non abbandona le consuetudini come si comprende in Cult Of The Goat che, forte di un’intro pulita e dolce, esplode nella celebrazione del satanico caprone. Il solito piccolo, diabolico obolo che questo gruppo paga in ogni album.

Una band che, quindi, grazie a quest’album conferma la sua vera essenza. Che sia blasfema, rabbiosa e “cattiva” non importa. In fondo rimane un gruppo che si ama o si odia, senza vie di mezzo. E chi li ama, sicuramente, non smetterà ora di farlo.

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