Go!Zilla: Grabbing a Crocodile

Capita spesso di dire "meglio pochi, ma buoni", questo è senza dubbio il caso dei Go!Zilla, band garage punk che con soli due elementi è riuscita a farsi conoscere nel panorama musicale europeo, grazie al loro sound carico e ricco di citazioni

Go!Zilla

Grabbing a Crocodile

(Black Candy)

garage punk, rock

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Go!Zilla- Grabbing a CrocodileCapita spesso di dire “meglio pochi, ma buoni”, questo è senza dubbio il caso dei Go!Zilla, band garage punk che con soli due elementi è riuscita a farsi conoscere nel panorama musicale europeo, grazie al loro sound carico e ricco di citazioni.

Il progetto nasce a Firenze nel Gennaio 2012, per mano del chitarrista e cantante Luca Dandi, e di Fabio Ricciolo, batterista e seconda voce; il gruppo ha più di cento live alle spalle ed ha recentemente pubblicato il suo album d’esordio: Grabbing a Crocodile.

Nell’album troviamo canzoni da pogo selvaggio come I’m Bleeding, I Want Her e Roswell, Nm, ma anche ritmi più tranquilli come l’ultima traccia Get Me out of Here.

La chitarra è quasi sempre ultra-distorta e la batteria fa tremare i muri, ma ci sono altre chicche. See Me Hear Me ci delizia con percussioni africaneggianti, che non suonano niente male anche se inizialmente possono stupire nel contesto. In Magic Weird Jack è evidente l’amore dei Go!Zilla per il passare in modo repentino da momenti di adrenalina pura, ad atmosfere più intime e calde.

Se per caso ci fosse qualcuno ancora scettico per il numero ridotto di componenti della band, non si preoccupi: le canzoni sono tutt’altro che scarne, infatti non mancano inserimenti di parti di basso e organo per aggiungere varietà al tutto.

In linea di massima Grabbing a Crocodile non è da consigliare a chi ha orecchie delicate, ma piuttosto agli amanti del punk più genuino, ma allo stesso tempo contaminato dal blues e dal rock. Insomma i Go!Zilla hanno fatto un buon lavoro con quest’album, e per godercelo meglio conviene immaginarci di essere sotto il palco di un locale underground mentre lo ascoltiamo, anzi conviene andarci davvero!

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Daniele Ligios
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