Nada: Occupo Poco Spazio

Nuovo disco per Nada: l’artista toscana con Occupo Poco Spazio seguita a fare sussulto poetico per trasformare emozioni in concetti eccellenti

Nada

Occupo poco spazio

(Santeria)

canzone d’autore

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nada occupo poco spazioCi aveva lasciato circa tre anni orsono con il brillantino Svamp ed ora eccola nuovamente in azione con la poesia off di Occupo Poco Spazio, il nuovo disco di Nada, la Malanima che dal 1969 forse è stata l’unica artista capace a reinventarsi continuamente e “occupare stabilmente” quei spazi aperti della ricerca sonora, il saper rigenerarsi laddove il tempo e le mode chiedevano ben altro che una semplice canzone.

La solitudine e le riflessioni intime sono il colore predominante dell’intera tracklist, dieci tracce di sangue vero, canzone d’autore in primis seguita poi da scat punk e con la mossa bizzarra di un pop malandrino che fa incuriosire da subito l’orecchio, una teatralità di parole e storie che l’artista toscana garantisce in ogni svolta timbrica, il solito gutturale (di naso) che caratterizza l’arte propinatoria della Nada nazionale.

Sempre più sul filo d’equilibrio tra avanguardia d’autore e informalità, la poetica della Malanima è una costante zigzagante, una formula incasellabile dentro un riquadro contenitivo stilistico, la sua è arte a largo spettro, si balla, si ascolta, si sogna e più in la ci si immagina dentro una sfumatura di scena fintanto che tutto viene rovesciato e si deve ricominciare da capo, e cosi ogni volta.

Donne, pensieri, vite vissute e vite da possedere, sono storie che si muovono con appartenenza viva, l’amarezza della titletrack, l’indolenza a specchio de L’ultima festa, gli archi tuffati nella sperimentazione Dada Auguri o lo shake verticale che muove Il tuo Dio non fanno altro che trasformare emozioni in concetti eccellenti in cui la “cantante” livornese da tempo ci ha abituato, come da tempo la sua schiettezza risulta sempre più lucida e pronta a sfide in avanti.

Anni luce i tempi dei bacioni da portare a Firenze! Come sempre ottimo.

 

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Max Sannella
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