Ministry: Animositisomina

La pecca di questo album è che non aggiunge praticamente nulla di nuovo nel panorama Ministry, ma dopo tutto (forse) è proprio ciò che vogliamo

Ministry

Animositisomina

industrial metal

Mister diavolo è tornato. Al Jourgensen con la sua primordiale incarnazione musicale Ministry è qui. Molto tempo è passato dall’ormai seminale Pslam 69 il loro vero capolavoro: collaborazioni, colonne sonore, diversi album di vario livello, ed adesso Animositisomina.

Il solito incandescente magma elettronico prodotto da Jourgensen e compagni ci scalda sin dall’inizio.

Animosity è un tuffo nel passato, con un refrain che ricorda in più punti N.W.O. e Just One Fix. I ritmi industriali martellanti, la voce che giunge dall’aldilà, le chitarre campionate: tutto come previsto. L’album è praticamente già pronto per essere remixato, modificato, manipolato, allestito per far ballare i circoli underground di mezzo mondo.

Riffs molesti ed ossessivi e poi, quando meno te l’aspetti, ecco riemergere il profumo della new wave con The Light Pours Out of Me e Shove. Chiude il cd Leper: nove minuti di sintesi elettronica, loop asfissianti, nebbia, strobo.

La pecca di questo album è che non aggiunge praticamente nulla di nuovo nel panorama Ministry, ma dopo tutto (forse) è proprio ciò che vogliamo.

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Vincenzo Riggio
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