Conqueror: Madame Zelle

Un album intimo e sofisticato questo Madame Zelle, un concept sulla vita di Mata Hari. Particolarmente adatto ad un pubblico che ama musica colta e delicata

Conqueror

Madame Zelle

(CD, Ma.Ra.Cash Records)

progressive rock

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conqueror-recensione-madame-zelleSono una band messinese i Conqueror che tornano a calcare le scene con la loro ultima fatica: Madame Zelle.

Parliamo di un concept-album che, tramite nove brani concepiti come capitoli di un libro, ci raccontano della storia avvincente e sempre piuttosto drammatica della famosa Mata Hari.

Un album garbato ed espressivo che fa del connubio tra musica rock che più classica non si può e melodie pacate la sua caratteristica principale. E’ un lavoro leggero, rilassante che tende a riportare con scioltezza a un sound anni settanta che, ultimamente, non è facile ritrovare in quello che si ascolta tutti i giorni alla radio. Sicuramente il popolo amante del progressive rock più colto non potrà che lasciarsi incantare da brani come Margaretha ed Eleganza Perfetta che trovano anche nella voce di Simona Rigano un tocco di classe in più. Voce che interpreta i testi di queste canzoni quasi fossero delle pièces teatrali, così, sempre esaltandone il lato tragicomico. Forse anche troppo.

Così fino al pezzo che si lascia ascoltare in maniera più ampia: il brano di chiusura Ad Occhi Alti, perfetta conclusione delle nove tracks.

Un buon lavoro, quindi, per Simona Rigano (vocals, keyboars, synths), Natale Russo (drums and percussions), Sabrina Rigano (flute and saxophone), Mario Pollino (guitars) e Gianluca Villa (bass).

Un lavoro per tutti coloro che rimangono sempre affascinati da melodie lente e a tratti orientaleggianti, per tutti coloro che amano musica sofisticata ed anche per quelli che in realtà non la amano ma a cui piace dire il contrario.

Per tutti gli altri (me inclusa) rimane comunque una davvero ottima ninna nanna.

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