Stewart Copeland alla Casa del Jazz di Roma: cronaca di una delusione di mezza estate

La presentazione di un libro, una biografia di Stewart Copeland, viene spacciata per un concerto-evento. Cronaca di quella che doveva essere una serata memorabile e che invece...

Stewart Copeland and guests

(Vittorio Cosma, Mauro Refosco, Armand Sabel Lecco, Niccolò Fabi, Gianni Maroccolo, John De Leo)

Roma, 24 giugno 2011, Casa del Jazz

live report

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stewart-copeland-casa-del-jazzQuesta sera sul palco della Casa del Jazz a Roma per un evento unico: Stewart Copeland ripercorrerà i successi dei Police insieme a una band d’eccezione composta da Vittorio Cosma, Mauro Refosco e Armand Sabel Lecco, più special guest come Niccolò Fabi, Gianni Maroccolo, John De Leo e tanti altri che si uniranno.

Questo l’annuncio che ha attratto oltre un migliaio di fans a quello che doveva essere un concerto fatto di rivisitazioni dei brani dei Police in chiave rock italica. Purtroppo l’evento unico si è trasformato per gli ignari spettatori una vera e propria Delusione. In realtà si è trattato della presentazione della perdibilissima biografia di Copeland dal banale titolo Strange things happen presentata da Gino Castaldo e Vittorio Cosma dove per circa tre quarti d’ora Copeland e i suoi intervistatori intrattenevano il pubblico con gag, aneddoti e video low quality, incluso un improbabile filmato di Copeland a cavallo tra le giraffe.

All’ennesimo mugugno da parte del pubblico, finalmente si decideva di tagliare l’ennesimo video per presentare finalmente il concerto. Il più improbabile, sconclusionato, breve e umiliante concerto rock che ho mai visto nella capitale.

Il povero Cosma, con un braccio ingessato, inopinatamente sedeva comunque al pianoforte, di Maroccolo si sono perse le tracce (come più tardi specificato via email alla nostra redazione, Maroccolo ha avuto dei serissimi problemi personali, ndr) e la big band sul palco dopo sei pezzi, per 35 minuti di spettacolo (incluso un bis) letteralmente fuggiva dal palco lasciando il pubblico sbigottito e interdetto.

Pezzi dei Police suonati: due (ma altri riportano quattro, ndr).

Max Gazzé si presentava con un foglio, dicendo: “mica vi offenderete se leggo”. Sembrava una misera prova di una recita scolastica, con Gazzé che sbirciava il suo foglio con le parole di Don’t box me in cantata in maniera imbarazzante. A seguire Niccolò Fabi canta Does everyone stare da Regatta de Blanc, uno dei due pezzi dell’album a firma del solo Copeland, forse l’unica cosa dignitosa della serata.

Un paio di pezzi tarantolati, e quindi Stewart Copeland si apprestava ad abbandonare il palco, scusandosi dicendo “abbiamo avuto il tempo di preparare solo questi pochi pezzi”.

Per la cronaca il figlio di Copeland , Jordan, aveva aperto la serata con i suoi Hot Head Show con pezzi blues-rock asincroni e singhiozzanti.

Con rammarico raccontiamo la delusione provata dagli oltre mille paganti, in cui non sappiamo quante e quali responsabilità ci siano da parte della Casa del Jazz, quante dello stesso Copeland, convinto di essere lì a presentare il suo libro e non a proporre un evento musicale, e quante di 2Pier, la sigla che ha firmato l’organizzazione della serata. Invitiamo tutte le parti in causa a darci spiegazioni usando questo spazio.

 

P.S.: se tantissimi fans sono rimasti delusi, è probabile che ci sia stato qualche errore nel comunicare l’evento. Il comunicato stampa messo a disposizione dei giornalisti parla di presentazione di un libro, seppure ponendo l’accento sulla carriera musicale di Copeland più che sul suo talento letterario. Come questo comunicato sia stato elaborato da giornali e webmagazine… non abbiamo modo di saperlo. Ad ogni modo il comunicato stampa ufficiale è ancora disponibile sul sito di 2Pier e lo trovate qui: http://www.2pier.it/Comunicati.asp. Di sicuro si poteva comunicare dai microfoni del palco l’assenza di Maroccolo per gravi questioni familiari, evitando che qualcuno pensasse male; di sicuro 21 euro più diritti di prevendita per la presentazione di un libro + jam session non sono pochi, ma ognuno decide autonomamente con le proprie tasche; ma di sicuro 2Pier non ha nascosto la natura dell’evento, seppure non specificandone i “pesi” e le proporzioni temporali. Qui trovate anche la locandina ufficiale dell’evento.
(Massimo Garofalo, post scriptum aggiunto il 29 giugno 2011)

 

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