Grimes: Halfaxa

Dream pop, dub step, elettronica minimale: Halfaxa è un disco magico e misterioso. Esattamente come lo è la criptica ragazza canadese che si cela sotto il nome di Grimes

Grimes

Halfaxa

(Cd, Lo Recordings)

dream pop

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Grimes- HalfaxaClaire Boucher, la ragazza di Montreal che si nasconde dietro il nome Grimes, è una creatura umbratile e sfuggente. Su di lei non scoprirete molte informazioni. Le rare immagini che si possono trovare su Google ci testimoniano la sua attività di pittrice, che corre parallela a quella di musicista. I suoi quadri sono visionari, irrazionali e vagamente inquietanti. Esattamente come le sue canzoni.

Halfaxa contiene quindici brani sospesi tra il dream pop e il dub step, l’electro-pop e il minimalismo. L’elemento caratterizzante dell’intero è sicuramente la voce: raffinata ed eterea, sembra uscire direttamente dalla bocca semischiusa di una geisha, che seduce e rapisce l’ascoltatore con una impalpabile emissione di fiato.

Il blando elettropop di Intor Flowers e di Weregild si alterna all’essenzialità minimale di Devon e di Dragvandil , il brano più sperimentale ed estremo dell’album, che ricorda certe arditezze di Laurie Anderson.  In mezzo, trovano posto anche pezzi criptici e ancestrali (Hallways e World Princess, in cui si affastellano vocalizzi fatati e sospirosi, cuciti insieme da una base dub step vagamente inquietante e oscura).

Swan Song e Omega hanno una sezione ritmica sfrenata, che dona ai brani un incedere tribale e viscerale. In particolare, Omega, nata dall’intreccio vorticoso e paranoico di palpiti e battiti, sembra trascinare l’ascoltatore in una zona dell’anima primordiale e inesplorata.

Enfasi e quiete, dolcezza e oscurità: in mezzo a questo equilibrio di emozioni contrapposte i brani meglio riusciti sono My Sister Said The Saddest Thing, con una bella dinamica giocata sul contrasto tra il ritmo frenetico e la linea vocale dilatata, la quale, di tanto in tanto, richiama la semplicità e l’immediatezza di una filastrocca per bambini, e Dream Fortress, caratterizzata da un’atmosfera onirica rarefatta e illogica, ora tenera, ora inquietante.

Halfaxa è un album complesso, da dosare con cura. Ma le sfumature di certe atmosfere che vengono ricreate in questi brani sono davvero impagabili. Non conosceremo molto di Grimes, ma quel che sappiamo basta e avanza.

 

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