Belshazzar’s Feast: Find The Lady

Il folk duo dei Belshazzar's Feast affonda le radici nella storia della musica popolare con Find The Lady. Tanta voglia di ricordare e poca ispirazione per Paul Sartin e Paul Hutchinson

Belshazzar’s Feast

Find The Lady

(Cd, One Little Indian Records)

Folk, Musica Popolare

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Belshazzar's Feast Find The LadyIl ritorno dei Belshazzar’s Feast, il duo folk di Paul Sartin e Paul Hutchinson attivo dal 1995, questa volta è affiancato dalle sapienti  mani di Jim Mornay, produttore dorato del folk britannico.

Nel sito ufficiale della band (peraltro molto spartano) si parla dello stravagante stile di vita dei due compositori. Per la verità di stravagante e di progressista in questo lavoro io non ci ho trovato niente. Quello che mi sono trovato di fronte ascoltando Find the Lady è un disco curato, dal suono pulito ma molto accademico e prevedibile.  I Belshazzar’s Feast rivisitano alcuni classici della canzone popolare inglese, un tentativo velleitario che sottolinea la sterile ispirazione dei due musicisti. La formazione accademica decennale di Hutchinson e le esperienze da insegnante  e musicisista classico di Sartin invadono ogni angolo dell’album, il manierismo supera l’ispirazione.

Gli arrangiamenti semplicistici ed elementari conferiscono all’album un’immediatezza a tratti piacevole, in alcuni episodi l’album sembra effettivamente decollare: l’apertura di Wild Rover, il ritmo incalzante di Widow’s Shall o la malinconia popolare di Turtle Dove sono dimostrazioni di una conoscenza musicale profonda e di un talento musicale non comune.

La qualità, il livello dei musicisti coinvolti e anche il buon gusto sono cose che non si possono mettere in discussione.

L’ispirazione, quella secondo me, abita da un’altra parte.

Semplicemente perché quasi un’ora di forti radici storiche e musica popolare nel 2011 sono un po’ troppe.

Onesta e sincera pub music per chi ama la Regina più di ogni altra cosa.

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