It’s a Musical: The Music Makes Me Sick

Raffinato e potenzialmente nerd. La scena musicale svedese guadagna un altro astro nascente

It’s a Musical

The Music Makes Me Sick

(Cd, Morr Music, 2008)

art-pop

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L’interpretazione più adatta ce la fornisce direttamente il duo It’s a Musical: la loro musica può parlare di cose tristi, di cose felici o può parlare di niente.
Nel breve spazio che ha portato Ella Blixt e Jens Lekman a trasferirsi dalla Svezia a Berlino per incidere il loro album, è racchiusa la genealogia di dodici tracce di pop intelligente e sorprendentemente caldo.

L’intro Pain Song è un collage di variazioni pop e ironiche giocato sulla contrapposizione di trombe e tastiere, ma è con le tracce What Do I Know e Lazy che il gioco si fa interessante. I toni sommessi delle due canzoni ricordano il sottofondo innocente di uno di quei film indipendenti che vanno al Sundance Film Festival e si incidono nella memoria collettiva come la colonna sonora di un’adolescenza nerd ed emotivamente fragile.

La title track The Music Makes Me Sick è una lezione ironica sul danno procurato dall’ascolto di canzoni sempre uguali. In una delle riprese la voce femminile Ella Blixt canta: “la canzone che ho sentito alla radio oggi era la stessa di ieri”; il testo irriverente è bilanciato da un piano quasi strappalacrime, ma instilla comunque il dubbio sull’impossibilità di scrivere canzoni davvero originali.

L’andamento del cd fa intuire la possibile presenza di una traccia triste nei paraggi, che infatti arriva con
Dinosaur, fortunamente è resa meno banale dal fatto di essere cantata simultaneamente dalla componente maschile e quella femminile del duo. La malinconia però c’è e diventa irrimediabile con Take off your shirt, anche se non scivola mai nel melodramma.

Nel complesso The Music Makes Me Sick è un’opera prima di classe perchè senza pretese, ed è empatica proprio perchè rinuncia agli effetti speciali. E’ un cd adatto a chi sa dosare autoironia e tristezza, e ha il privilegio di esercitare una doverosa, riflessiva, leggerezza.
Il duo degli It’s a Musical ottiene tutto quello che sta cercando, forse anche di più.

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Claudia Durastanti
Claudia Durastanti
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