Emiliano Mazzoni: Cosa ti sciupa

Il modenese Emiliano Mazzoni con Cosa Ti Sciupa racconta storie e vite da ascoltare in silenzio, fino in fondo per tirarne fuori piccoli momenti e solitudini da collezionare come specchietti per il cuore

Emiliano Mazzoni

Cosa ti sciupa

(Gutenberg Music (by Caligola Records) Primigenia Produzioni Musicali)

canzone d’autore

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emiliano-mazzoni-musica-cosa-ti-sciupaMeno male che la lezione del buon cantautorato non si smarrisce mai, è ogni giorno sembra sempre che sia al suo “debutto” più ampio e seguita a regalarci infinitesimali perle di saggezza stilistica e di pensiero, un’arte immaginariamente vera che regna ovunque e comunque sulla stupidità.

Piccolo cappello per presentare un bel disco di penna, Cosa ti sciupa, secondo disco del cantautore modenese Emiliano Mazzoni, artista che onestamente non inverte le rotte, presenta elementi tutt’altro di novità, ed è qui che sta la fortuna di incontrarlo, lui e un pianoforte di base che raccontano e disegnano una schiettezza artistica semplice e di trasporto, quei “vecchi” dischi di una volta che si ascoltano e si amano per la mirabile lievità e per la parsimoniosa efficacia che rilasciano, ricchezza e sfumature intime che ti riempiono quella pompa automatica chiamata cuore.

Amori, sobrietà, melodia, solitudini, ballate e lampioni notturni a contemporaneizzare parole e movimenti fanno di questo disco un cosmo da arrembare per il clima generale che ne esce, un ascolto che si adagia perfettamente nella sua materia visionaria, un artista il Mazzoni un po’ raccounteurs e un po’ come l’omino blu di Folòn che sale e scende, risale e riscende tra concetti e fantasia, uno yo yo tra nuvole e cielo.

Il caracollare De Andrèiano di Canzone di bellezza, il looner di un pensiero lontano di Ciao tenerezza, il mex ondifrago di Ragazza mia e Nell’aria c’era un forte odore o i tasti di pianoforte a sottolineare cose perdute e disillusioni a manciate Non rivedrò più nessuno, sono le amorevolezze di una attitudine cantautorale di un presente piacevole e di una scommessa per il futuro.

 

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Max Sannella
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