The Way Of Purity: Crosscore

Un album dalle tematiche pretenziose ma che fa dei suoi intricati intrecci musicali la sua vera attrazione. Un variegatissimo mix di suoni e generi a metà tra totale successo e mero fallimento

The Way Of Purity

Crosscore

(CD, Worm Hole Death)

metal, metalcore, death metal

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The Way Of Purity.  Un gruppo pretenzioso.

Crosscore. Un album al confine.

E’ che quando ci si dichiara essere “la mano di Dio” la parola “pretenzioso” nasce spontanea. Forse perché sembra più un modo per urlare a tutti la propria presenza sulla scena musicale che altro. Per dire “Siamo qui”. Vorrebbero dirci che, secondo loro, Dio e Satana sono la stessa cosa. Un modo, forse esagerato, per approcciarsi ad un pubblico che, di queste tematiche praticamente abusate, ne ha le orecchie piene.

Ma in fondo è solo il racconto che vogliono farci vivere attraverso la loro musica e le loro parole. Ogni riferimento, come si dice, è da ritenersi puramente casuale. Almeno lo spero.

Perché, di fondo, le atmosfere che riescono a creare sono davvero empatiche. Questi ragazzi fanno in modo da dare vita ad un così particolare  miscuglio di suoni tale da non permetterci più di capire quale sia la strada che avevano voluto intraprendere all’inizio di tutto.

Potrei dire che le loro sonorità si inerpicano su strade metal, ma forse no. Metalcore, death metal o, probabilmente, black metal? Nessuno di questi generi, presi singolarmente. E nel momento in cui una voce femminile riesce ad ammaliarci, in particolar modo nell’ultima traccia The Rise Of Noah, il confine si fa talmente labile da diventare praticamente invisibile.

E’ il confine tra l’eccellenza dell’essere riusciti a creare una sintesi perfetta tra generi così peculiari e l’abisso del fallimento totale. Perché non è di semplice interpretazione ma si ascolta davvero bene.

Perché non lo si capisce perfettamente ma lo si apprezza. Forse.

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