Worstenemy: Under Ashes of Wicked

Death metal duro e puro quello proposto dalla band sarda, Under Ashes of Wicked mostra il lato più genuino dell'underground italico nella speranza, dopo dodici anni di attesa, del definitivo e meritato salto di qualità

Worstenemy

Under Ashes of  Wicked

(Cd, Raptures Asylum Productions)

death metal

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Worstenemy-UnderI Worstenemy rappresentano per i più adepti alle sonorità cosiddette “underground” un nome ormai consolidato visti gli ormai dodici anni di vita di una band che, purtroppo, per svariati motivi ben poco ha potuto produrre (a livello numerico) dal punto di vista discografico.

Under Ashes of  Wicked rappresenta il terzo parto della band a distanza di ben quattro anni dal predecessore, che tralaltro rappresentava uno split i conterranei Mind Snare, addirittura nove anni se si considera l’ultima demo vera e propria.

Il genere proposto dai nostri è sempre quello primigenio, ovvero un death metal con forti inflessioni californiane (Morbid Angel su tutti) senza troppi compromessi di sorta.

Il risultato è sicuramente un lavoro interessante per gli amanti del concetto più classico del genere, che presenta l’unica pecca nella produzione decisamente non all’altezza della situazione e che penalizza non poco il lato strumentale necessario per far fare il salto di qualità a lavori come questo.

Ma non si poteva certo chiedere di più sotto questo punto di vista ad una band che è arrivata a registrare il lavoro in maniera del tutto amatoriale e che certamente non ha potuto disporre del giusto “materiale” in grado di esaltare al meglio quest’aspetto della loro musica.

Pare dunque giusto valutare il lavoro solo per quello che attiene al lato musicale, caratterizzato com’è da sei brani che pur rimanendo ancorati ad un concetto musicale piuttosto canonico, riesce a giocare moltissimo sulle atmosfere passando da atmosfere plumbee e ritmi rallentati come nell’opener Spectrum ad altri brani decisamente più veloci come la successiva Suffer Putrefaction Dominion.

Ed è proprio quest’alternanza probabilmente il punto focale del lavoro, capace in alcuni tratti di entrare in territori più affini al doom.

I migliori in bocca al lupo in definitiva ad una band che meriterebbe ben più di quanto finora raccolto.

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Luca Di Simone
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