Trans Am: Thing

Thing riuscirà a catturare l’attenzione di molti proprio per il fascino dovuto alla riuscita concordanza di linguaggi e stili fra i più fortunati della storia degli ultimi quarant’anni

Trans Am

Thing

(Cd, Thrill Jockey)

krautronica

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Trans Am- ThingL’elettronica dei Trans Am riporta a quella di tantissimi altri artisti scene epoche. In effetti, l’uso che la band statunitense fa della strumentazione parafrasa, soprattutto, quello fattone dai nomi più significativi della scena tedesca – in particolare quella seventies, kraut-rock in primis (Faust, Schulze e compagnia).

Questo perché, anche se di cambiamenti se ne trovano di album in album, risuona comunque una certa prassi, fra le “tracce” dell’opera omnia, che tradisce – in senso positivo – una predilezione per lo spiazzamento costante derivato dal tendere verso un pastiche di generi-sonorità-stati d’animo bene o male vivisezionabile.

Ad ogni modo questa “Cosa”, che poi tanto aliena non è, fa la sua bella figura: sia per i vocoder e i fili impudentemente scoperti di Black matter, con tanto di synth spiraliforme a ledere qua e là plessi e nervi, sia per il math di Naked Singularity racimolatore di scorie post e space sparse lungo l’asse temporale… per le Bad Vibes vellutate tutto sommato, nonostante il groove minaccioso e gli errori digitali centellinati, o per la “jam” (quasi) à la Sonic Youth, Red Crayola – ‘Sister Ray’ se preferite – di Heaven’s Gate, sovrastata da una baraonda sonora con tanto di finale in perfetto stile Neu!; ma anche per la vena synth-pop di Arcadia e Apparent horizon, per quella sinistra di Maximum Yield e quell’altra ambient-futurista di Space Dock.

E forse Thing non vi sorprenderà più di tanto, se è la trasfigurazione pura che cercate, e nemmeno vi colpirà a tal punto da costruirvi un piccolo altare in suo onore (o cartella del desktop privilegiata..), però, quantomeno, riuscirà a catturare l’attenzione di molti proprio per il fascino dovuto alla riuscita concordanza di linguaggi e stili fra i più fortunati della storia degli ultimi quarant’anni.

E non è da tutti.

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