Rumori Dal Fondo: Amanti e Reduci

Senza paura di essere smentiti, tantomeno senza paura d'esagerare, chiariamo subito che Amanti e Reduci dei Rumori dal Fondo è uno dei dischi italiani più belli del 2013

Rumori Dal Fondo

Amanti e Reduci

(ArteVox)

rock d’autore, canzone d’autore, indie

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Amanti e ReduciSenza paura di essere smentiti, tantomeno senza paura d’esagerare, chiariamo subito che Amanti e Reduci dei Rumori dal Fondo è uno dei dischi italiani più belli del 2013.

Otto anni d’esperienza nel sottobosco meneghino hanno portato i Rumori dal Fondo ad elaborare una cifra stilistica personale, sempre rispettosa della melodia, con qualche timido debito all’indie wave, qualche altro al rock di casa nostra dei ’90 e più di qualche debito di riconoscenza verso i Radiohead. Questi confronti e paragoni, però, non rendono giustizia a un album che ha tantissimo materiale di prima mano, ma soprattuto Canzoni con la maiuscola.

Impossibile resistere alla voce di Massimiliano Galli, che scrive anche testi sempre interessanti e a cui perdoniamo volentieri qualche soluzione metrica un po’ facilotta. Con lui Ioska Valeri disegna labirinti di chitarra e Mattia Pittella tiene il ritmo sempre su livelli mai aggressivi e mai soporiferi.

Il chiaroscuro, il rapporto tra luce e ombra, tra gioia e tristezza: probabilmente è questa la chiave di lettura per interpretare un album che ha le sue gemme nell’opener Cadono e ne Le Mie Facoltà, ma che comunque non ha mai cali di tensione.

Complimenti ai Rumori dal Fondo, siamo sicuri che con un pizzico di fortuna sentiremo parlare a lungo di loro. Da parte nostra li aspetteremo su queste pagine sempre volentieri.

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Massimo Garofalo
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Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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