My Chemical Romance: Conventional Weapons

I My Chemical Romance hanno messo la parola fine alla loro avventura, con un ultimo album: Conventional Weapons. L’album conferma quello che la band ha già provato a spiegare: non considerateli Emo, se questo è sinonimo di poca credibilità

My Chemical Romance

Conventional Weapons

(CD, Reprise records)

pop punk, emo rock

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My Chemical Romance: Conventional WeaponsI My Chemical Romance sono stati da sempre considerati le punte di diamante dell’ultima ondata Emo, ennesima trasformazione del rock da classifica. Loro, in realtà, ci tengono poco a questa definizione. A ragion veduta, se essere classificati Emo può creare confusione con gruppi ancor più frivoli, come i Tokio Hotel e i nostrani Dari.

Il gruppo di Newark ci saluta, forse per sempre, con quest’ultimo album: Conventional Weapons. Lo scioglimento è stato deciso già nel 2012, ma il progetto è stato portato a compimento. Le dichiarazioni di Gerard Way parlano di una decisione serena, priva di conflitti o scenate. Il cantante spiega anche di come abbia sentito personalmente il bisogno di chiudere un progetto in cui non sentiva, forse, più il giusto stimolo. Probabilmente si è cercato di non svilire un’esperienza importante, trascinandola ulteriormente quando ormai si stava svuotando del significato principale.

L’album è composto di 10 tracce, molte delle quali sono caratterizzate da coralità e un’elevata dose d’energia. Questo è un aspetto spesso presente nelle produzioni dei MCR, che rimangono comunque un gruppo da classifica.

Tra i pezzi risalta la ballata The Light Behind Your Eyes, proprio perché si presenta più pacata rispetto al resto dell’album e crea un momento intimo, rivolto agli amici sull’orlo del baratro e all’impossibilità di salvare gli altri.

L’album nella sua totalità è credibile, soprattutto dalla seconda metà, con canzoni riuscite come Kiss The Ring. I suoni sono sporchi e, a volte, dietro allo spensierato ritmo punk, s’intravede un po’ di vera rabbia. Avere la maturità, da trentenni, di abbandonare una vacca ancora buona da mungere, magari per lanciarsi in qualche altro progetto completamente nuovo, è ammirevole.

 

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Dafne Perticarini
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