Disco Noir: Aware

Aware è il primo album della band milanese Disco Noir: un viaggio in un'intimità d'altri tempi ormai arrivata allo stato di decadenza

Disco Noir

Aware

(Autoproduzione)

pop, rock

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recensione Disco Noir- AwareIl quartetto milanese dei Disco Noir ha pubblicato il suo primo album: ricco ma pulito, dalle sonorità passate di quella scena degli anni ’80 e ’90 italiana in cui venivano sperimentati i primi effetti elettronici e dai testi complessi che amalgamati perfettamente ad una musica semplice ma incisiva. L’ascolto di Aware lascia una sensazione strana, dolceamara, che sulle prime non si comprende ma che risiede nel significato stesso del titolo del disco. “Aware” è intraducibile in italiano con una singola parola, ma nell’estetica giapponese indica il sentimento di malinconia che si prova davanti all’evanescente bellezza delle cose. Stendetevi, aprite bene le orecchie e mente e lasciatevi trasportare in questo Aware tutto sonoro.

L’Intro apre a una dimensione surreale e conduce in pochi secondi alla traccia d’apertura Nel suo miele: si parte con ritmi rock arricchiti dall’uso di sintetizzatori e con un testo intimo in cui ogni parola sembra essere perfettamente al posto giusto. Lexotan ruota attorno ad elementi elettronici, mentre con Amore demodè si ha la conferma di star ascoltando qualcosa di valido. Dopo i primi secondi si passa ad una sonorità uscita direttamente dagli anni 60 che fa da sfondo a immagini puramente cinematografiche che culminano nell’inserimento di una registrazione audio tratta dal film Vertigo di Hitchcock. Il tutto porta ad un’atmosfera trasognante fuori dal mondo. Si continua con Pinkman, ma è Viola, primo singolo estratto dall’album, che ci riporta alla realtà attraverso l’illusa ragazza Viola, una realtà raccontata anche in Madonna narcotica, dove ancora è protagonista una figura femminile, stavolta sfatta e provata dal mondo in cui vive. Happy new year, immersa in una nebbia appena percettibile di shoegaze, chiude con l’espressione di una sfera intima e privata.

I testi sono tutti del cantante e chitarrista Teo Agostino, ad eccezione de La domenica, scritta a quattro mani con Alessandro Giudici (pianoforte, synth e chitarre). Alla batteria c’è Giovanni Torresàn e al basso e alle armonizzazioni Alessandro Marini. Questi i Disco Noir che nel presentare il loro primo lavoro Aware mirano a “osservare la realtà e trasfigurarla nei momenti che evocano una più intensa, nostalgica inquietudine connessa con l’autunno e con la decadenza del mondo”.

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