Aquilus: Griseus

Debutto ufficiale sulla lunga distanza per Aquilus, progetto musicale che interseca il folk neoclassico con influenze black metal. La one-man band australiana, impersonata da Waldorf, infonde in Griseus una pluralità di atmosfere ed elementi narrativi, lungo brani dall’alto peso specifico, elaborati e cangianti

Aquilus

Griseus

(Cd, ATMF)

neoclassical, folk, black metal

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Aquilus- GriseusDebutto ufficiale sulla lunga distanza per  Aquilus, progetto musicale che interseca il sentiero del folk neoclassico con influenze black metal. La one-man band australiana, impersonata da Waldorf, infonde in Griseus una pluralità di atmosfere ed elementi narrativi, lungo brani dall’alto peso specifico (otto brani per 80 minuti di musica), elaborati e cangianti.

Dalla loro biografia si apprende che gli Aquilus producono un ipotetico amalgama di sonorità, che spaziano da Morricone e Badalamenti a Diabolical Masquerade ed Emperor, mettendo in musica il mood tipico del rinascimento italiano del XVI secolo. Per quanto queste note promozionali siano come sempre un po’ forzate e fuorvianti, danno comunque l’idea di un progetto artistico che ha nell’evocazione di atmosfere raffinate e complesse, che siano esse metal o folk, la sua caratteristica predominante.

Al fine di perseguire questa finalità, il musicista originario di Melbourne si affida sopratutto al synth, per tessere trame sonore che sappiano essere epiche e mistiche, ma Griseus  non disdegna occasionali incursioni nel metallo più pesante, attraverso riff tremolo picking e batteria ad alta velocità, tipicamente black, come per altro le occasionali vocals.

Ciò nonostante è pur sempre la componente neo-folk e dark-romantic a farla da padrone, come si evince sin dall’opener Nihil (tra le più convincenti del lotto). Rimane fuor di dubbio che band dalla simile proposta ve ne siano in circolazione molte, ma Aquilus dimostra di avere le carte in regola per affermarsi nel settore, sopratutto grazie a una certa varietà negli arrangiamenti, con alcuni improvvisi e inaspettati cambi di atmosfere e sfumature, che arricchiscono e vivificano l’esperienza d’ascolto.

La prolissità compositiva è ancora uno scoglio piuttosto consistente da aggirare, e non a caso le cose più interessanti in Griseus si ascoltano dove Waldorf punta di più sulla sintesi (Smokefall, Latent Thistle, The Fawn), ma gli elementi presenti in questo corposo debutto fanno comunque ben sperare in un futuro affinamento e perfezionamento. Allo stato attuale registriamo dunque un nuovo positivo innesto nel filone neo-folk/metal, che nell’emisfero australe ha per altro un seguito più che discreto.

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