Mary Brain: Regresion of human existance

Regresion of human existance, il full album d'esordio dei Mary Brain, ha un titolo appropriato ai tempi che corrono e riflette piuttosto bene le atmosfere malinconiche e potenti dei brani heavy metal dark dei modenesi

Mary Brain

Regresion of human existance

(Autoproduzione)

heavy metal, dark metal

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Mary BrainHo molto apprezzato l’attitudine heavy dark dei Mary Brain, un gruppo che conta con componenti d’esperienza nell’underground metal nazionale. Regresion of human existance, il loro full album d’esordio, ha un titolo appropriato ai tempi che corrono e riflette piuttosto bene le atmosfere malinconiche e potenti dei brani.

Il lavoro dei Mary Brain non annoia e credo che rimarrà per un po’ sul mio lettore, a differenza di molti altri gruppi che, seppur molto dotati tecnicamente e con tanto di mega-label alle spalle, cestino inesorabilmente dopo un paio di ascolti. Dopo tutto, con tutte le band che ci sono in giro, si tratta di essere creativi e cercare alternative alla solita zuppa.

I modenesi hanno fatto tesoro degli anni passati a suonare trash e heavy metal, dai quali hanno distillato buone trovate nell’alambicco della loro creatività personale: batteria contundente, chitarre attraenti e cantato impeccabile; aggiungendo elementi prog melodici, oscuri e accattivanti.

Anche il suono di Regresion of human existance, sebbene si tratti di un auto-produzione, è più che decente e ha superato la mia personalissima prova “Ampli a palla”. Insomma… i Mary Brain sono, a mio parere, una promettente band  underground che bisognerebbe seguire e sostenere.

 

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Luca Della Casa
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Fin da piccolo volevo fare il parrucchiere per cani poi però, per ragioni di salute, mi sono dedicato alla pornografia messicana che è la più sordida e squallida del pianeta.
Un uomo e un perchè. Brutto ma buono con un forte odore di zolfo. A floating Brain.

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